Alpini in alta quota per ricordare il compagno Francesco Baroni

28.08.2013 14:07

Ai piedi della Bocchetta delle Levade (2800 mt.) vicino al ghiacciaio dell'Adamello, è stata organizzata una splendida giornata con gli Alpini per commemorare il 35° anniversario del Bivacco e  ricordare Francesco Baroni.

L'alpino Baroni diede il suo contributo al fine di eseguire l'opera insieme ad altri sei compagni, noti come i “magnifici sette”. Per questo motivo il Bivacco venne intitolato a Francesco, per il coraggio e la forza di volontà con cui contribuì alla realizzazione del piccolo rifugio in quota.

La partenza alle ore 7:00 da valle di Saviore, passando per il rifugio Lissone, la valle Adamè e poi l'arrivo al bivacco.  E' seguita la Santa Messa celebrata in quota da Frate Fabio, un piccolo break per riprendersi e per chi non aveva  più l'età e le forze di raggiungere la cima a piedi è stato messo a disposizione un trasporto straordinario in elicottero della Elifly .

La storia del Bivacco ebbe inizio nel 1976 per volontà dei “magnifici sette”, Carlino Arnaboldi, Franco Pezzi, Beppe Nulli, Valentino Matiotti,Beppe Bianchetti,Gino Colombini e Luigi Cesareni, i quali insieme al 4° corpo d'Armata Alpino decisero e individuarono la possibile collocazione del manufatto e portarono i materiali in alta montagna per realizzare l’opera in ricordo dell'amico Baroni. Si decise di posizionarlo proprio sotto la Bocchetta delle Levade, seguendo un criterio di razionalità dettato dal fatto che quella era la collocazione migliore a metà del percorso tra il Rifugio Lissone,ai piedi della valle Adamè e la “famosa” Lobbia Alta in Adamello.

L'opera, costruita in lamiera zincata pesante e rivestita all'interno con perline di legno ,non si può definire un vero e proprio rifugio, ma si colloca in un punto strategico e fondamentale per  offrire protezione a chi si trova ad attraversare quelle montagne in condizioni particolari. In alta montagna il tempo meteorologico può variare molto velocemente, accade spesso di trovarsi  allo scoperto,senza alcuna copertura e possibiltà di riparo :  il Bivacco è stato costruito proprio con la finalità di poter consentire difesa agli alpinisti in difficoltà.

A fine agosto in Adamello e valle Adamè sono stati ricordati tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione del Bivacco ma anche quelli che attualmente lavorano per mantenerlo accessibile a tutti quegli alpinisti che ogni anno ne usufruiscono trovandolo sempre in ordine. L'opera ,  realizzata con passione e coraggio è simbolo di grande impegno, unione e solidarietà verso il prossimo.

Sofia Comensoli

 

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