Balotelli e il razzismo

08.06.2013 12:00

Balotelli sa cosè il razzismo?

Nella foto Balotelli con la maglia della naziomale italiana e il coach Prandelli

Brutta cosa il razzismo, non solo di immaturità ma di concreta inciviltà. Su questo non ci piove! Ma da ciò a  sentenziare che il nostro paese è un paese razzista ce ne corre e molto! Le accuse di Balotelli, a margine della gara Milan-Roma, sono sacrosante, per quanto riguarda i versi ingiuriosi a lui rivolti ma non è accettabile che lo stesso bersaglio dei buuuu di dileggio stabilisca, motu proprio, che l'Italia è un paese razzista. Non ci risulta che nel paese si assista a discriminazioni di qualsiasi tipo nella gestione tipica di una normale giornata, né che siano stati denunciati divieti all'ingresso in qualsiasi spazio pubblico a chi ha la pelle nera o gli occhi a mandorla, che da qualche parte siano stati ribaltati mezzi pubblici che ospitavano cittadini di pelle diversa da quella che contraddistingue i bianchi. Detto questo ci sembra inopportuno che Balotelli, insultato in maniera riprovevole da quattro imbecilli che frequentano gli stadi italiani, tacci di razzismo un intero popolo. Non saremo i migliori cittadini del mondo ma siamo gli unici ad accettare supinamente che le nostre coste prima e le nostre città poi siano invase da emigrati africani il più delle volte aiutati a rifarsi una vita proprio nel nostro paese. L'idea di abbandonare il terreno di gioco al ripetersi di insulti a lui diretti, acquirebbe ancor più la poca simpatia di cui il giocatore gode quando è sul terreno, spesso con atteggiamenti provocatori e poco sportivi. L'ultimo episodio, accaduto alla stazione di Firenze mentre il Milan tornava da Siena, è sintomatico di quanto diciamo. La leggera spinta dell'esile Felipe a Balotelli, moderno bronzo di Riace, come mostrato dopo il gol alla Germania agli ultimi Europei, quando si tolse la maglia per mostrare al pubblico la sua statuaria sagoma, ha spinto l'arbitro ad assegnare un inesistente calcio di rigore che ha rimesso le cose a posto per il Milan, che in altro modo, probabilmente, non sarebbe riuscito a recuperare il risultato ha causato la reazione, definita razzista dai media, ma dettata unicamente dal gesto ingannatore del giocatore. Insomma, prima di definire gli italiani razzisti il signor Balotelli dovrebbe chiedersi se qualche colpa non sia propria, tanto più che coloro che negli stadi lo insultano, e sono soltanto quattro imbecilli, probabilmente alla fine delle gare sono attorno a lui a chiedere autografi! Condanniamo il razzismo, ma quello vero, non quello annacquato dal tifo e dall'invidia. Balotelli è un campione che molti ammirano ma non tutti. Rifletta il giovane talento sulla gestione dei propri atteggiamenti ed eviti minacce di abbandoni che si ritorcerebbero solo contro se stesso e la società che lo stipendia. Emilio Carbone

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