Dal 1957 “raccontiamo” la Mille Miglia

02.10.2012 09:26

E’ dal 1957 che la nostra casa editrice, da sempre particolarmente legata ai motori, in special modo della Mille Miglia. Fin dalle prime edizione i bresciani hanno avuto un particolare interesse per questa competizione che ha scritto le più belle pagine dell’automobilismo sportivo e che ha portato il nome di Brescia nel mondo.
Si decise di essere in qualche modo protagonisti e, nella veste di editore, nel momento in cui, proprio in quell’anno, era il 1957, venne organizzata l’ultima edizione della Mille Miglia di velocità usci un numero speciale dedicato interamente alla grande corsa.
Nel 1977 con la prima rievocazione della Mille Miglia organizzata dal Musical Watch Veteran Car Club, all’ora presieduto dall’appasionatissimo Pierluigi Bassini, la nostra casa editrice diede alle stampe il primo magazine, edizione speciale della testata sportiva Brescia club, dedicato alla rievocazione della gara che aveva appassionato l’Italia dell’automobilismo e non solo.
Da allora, sempre diretta da Giorgio Zanolli, non è mai mancata all’appuntamento annuale con la corsa storica. Non è stato facile, perché i mezzi a disposizione erano scarsi. Ma la passione ha prevalso e, con il supporto di amici che vedevano nell’iniziativa un mezzo per far conoscere le loro aziende, è sempre riuscito a non mancare mai all’appuntamento.
E così di anno in anno abbiamo accompagnato il carosello delle “bellissime” che ha sfilato lungo il percorso da Brescia a Roma e ritorno, con la rivista più antica della manifestazione, con le sue notizie, i suoi ricordi, le foto recenti e quelle di tanti anni fa.
Con la prossima edizione la nostra pubblicazione e la nostra casa editrice si avvicina a virare la boa dei sessantanni di attività legata alla grande corsa. La rivista sarà sempre più preziosa sempre in e sempre con tutti gli argomenti inerenti alla Grande corsa, cenni storici e tante fotografie il tutto condito con tanta passione e tanto impegno in omaggio a  quanti hanno costruito la storia di questo grande avvenimento.

Emilio Carbone

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