Grande successo per il 50° pellegrinaggio in Adamello

31.07.2013 13:03

Emozionate “ammassamento” per centinaia di Alpini provenienti da tutta Italia sotto la vetta simbolo del primo conflitto mondiale

Temù, 27-28 luglio 2013 – Sono arrivate in tempo alla chiesetta del Rifugio Garibaldi in Adamello le dodici colonne di alpini, soldati austriaci e tedeschi, i pellegrini dell’Adamello. Partiti a piedi in tempi diversi e su differenti percorsi, sia dal versante trentino che da quello lombardo, non hanno voluto mancare alla S. Messa celebrata dal cardinale Giovanni Battista Re.  Come da tradizione la celebrazione si è aperta alle h.11 quando una delegazione di militari italiani, tedeschi e austriaci ha deposto una corona d'alloro sulla lapide dei caduti al passo Brizio.

La splendida giornata e la conca del Veneroccolo hanno fatto così da cornice alla cerimonia svoltasi in ricordo di Gianni De Giuli, Presidente per oltre 30 anni della Sezione Alpini di Valle Camonica. Proprio lui negli anni Sessanta diede forma con Sperandio Zani, Giorgio Gaioni e Luciano Viazzi al pellegrinaggio, impreziosito venticinque anni fa dalla presenza di Giovanni Paolo II, un'edizione storica e ricca di significati grazie alla presenza di delegazioni di soldati austriaci e tedeschi, i nemici di un tempo. Oggi l’Adamello da campo di battaglia e zona di confine durante la “grande guerra”, affratella e unisce eserciti e amanti della montagna. “Il pellegrinaggio tiene viva una pagina di storia che ha molto da insegnare alle nuove generazioni - ha osservato il cardinale. Al suo primo Pellegrinaggio da Presidente Ana, Sebastiano Favero ha voluto sottolineare quanto sia "doveroso onorare la memoria delle tante penne nere e degli altri soldati che hanno combattuto in questi luoghi".

In seguito alla cerimonia a Temù è stata deposta una corona d’alloro al Monumento ai Caduti con omaggio floreale alla tomba di Sperandio Zani.

A conclusione del 50° pellegrinaggio, nella giornata di domenica, migliaia di persone hanno affollato le vie del paese, assistendo e partecipando alla solenne sfilata. Una cerimonia civile prima e liturgica poi, celebrata da monsignor Angelo Bazzari Presidente della Fondazione Don Gnocchi, ha suggellato un evento di straordinaria commozione e di pace.

 

Martino Occhi

—————

Indietro