I commenti delle istituzioni bresciane sul Presidente

02.02.2015 13:08

Girelli (Pd): "Mattarella emblema di legalità, scelta di grande spessore etico".

“L'elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica rappresenta una scelta di grande spessore etico e morale. Accanto alla linearità di un tracciato politico contraddistinto dalla difesa dei valori della democrazia, Sergio Mattarella ha coltivato un impegno politico intensissimo ma libero dal potere, capace di lasciare i ruoli se chiamato a sostenere scelte non condivise, come accadde con la legge Mammì. La sua elezione rappresenta inoltre una forte riaffermazione della ferma volontà dello Stato di contrastare ogni forma di mafia e corruzione. Il 6 gennaio 1980 il fratello Piersanti Mattarella, Presidente della Regione Sicilia, veniva assassinato dalla mafia. Da lì nasce l'impegno politico del fratello Sergio, fino ad allora professore. Da quel dolore, da quell'assunzione di responsabilità, prende il via un percorso che ci consegna ora un Presidente della Repubblica emblema della legalità e del forte impegno dello Stato per farla diventare strumento per raggiungere la vera libertà per tutti”. Lo dichiara il presidente della commissione speciale Antimafia del Consiglio regionale della Lombardia Gian Antonio Girelli all’atto dell’elezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica.

Luigi Morgano (Pd): "Sergio Mattarella, persona perbene, amico della nostra"

"Il mio personale ricordo in queste ore va a Mino Martinazzoli, del quale il Presidente Mattarella è stato amico ed estimatore, oltre che Piero Padula, protagonisti della storia del nostro Paese ed espressione di una classe politica degna del rispetto istituzionale di cui l'Italia ha più che mai necessità. Sono convinto che la Sua figura mite e determinata, la Sua storia familiare, la Sua coerenza per gli imprescindibili valori cristiani, nonché l'attenzione ai temi della scuola e del no profit che da sempre hanno caratterizzato la sua attività politica, faranno di Sergio Mattarella un Presidente al quale gli italiani vorranno bene."

Acli Bresciane: "Sergio Mattarella, garanzia per il Paese"

"Il Capo dello Stato, nel nostro sistema costituzionale, è il simbolo dell’unità nazionale, e si trova allo snodo delle principali funzioni istituzionali: una personalità come quella di Mattarella, per la sua formazione e per il suo lungo servizio nelle istituzioni, rappresenta per il Paese una garanzia che la prosecuzione del percorso delle riforme avvenga nel pieno rispetto del quadro inderogabile dei diritti e delle garanzie delineati dalla Costituzione.  Le Acli condividono con il nuovo Capo dello Stato la medesima cultura politica del cattolice-simo democratico e politico, del popolarismo in particolare, che nella persona di Mattarella continua ad offrire preziose energie per la vita della nostra democrazia. Tutta l’associazione esprime fiducia nella persona di Sergio Mattarella che ben testimonia la solidità morale, istituzionale e responsabile concretizzate bene anche dalle sue prime parole rivolte “alle speranze e difficoltà dei cittadini”. In questa cultura politica temi come dignità del lavoro, contrasto alla povertà, impegno per la riduzione delle disuguaglianze, legalità, pace e ripudio della guerra costituiscono delle parole irrinunciabili. Siamo certi che saranno anche quelle che più caratterizzeranno questo nuovo settennato al Quirinale". 

Torri (Cisl): "Mattarella è una scelta di grande rilievo sul piano morale ed etico"

“Quella di Sergio Mattarella è una scelta di grande rilievo sul piano morale ed etico. La sua storia e quella della sua famiglia è garanzia di serietà e senso dello Stato. La sua figura è quella di un uomo pubblico impegnato a costruisce senza sentire il bisogno di urlare o di affidarsi a slogan ad effetto ma privi di efficacia. Di questo ha bisogno il Paese per superare le crisi che lo attraversano, scacciando le facili illusioni e riaffermando la necessità dell’impegno quotidiano di tutti. Sono certo che il nuovo Presidente non farà mancare le giuste sollecitazioni perché si continui ad agire sul lavoro quale vera priorità per la crescita e lo sviluppo”.

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