LIBRO: SENTIERI E PERCORSI ESCURSIONISTICI IN VALLE DI LOZIO

04.01.2013 17:09

 

AVilla di Lozio, ha avuto luogo la presentazione della nuova guida turistica della valle di Lozio.

L’opera, promossa dal Comune di Lozio e dalla locale Pro Loco, con il patrocinio della Comunità Montana di Valle Camonica, è stata scritta e realizzata dal loziese Michele Pizio. Si tratta di un agile libretto di una settantina di pagine con la dettagliata descrizione di una ventina di “Sentieri e percorsi escursionistici in Valle di Lozio” .

I percorsi descritti sono estremamente vari, così come è vario il territorio e il paesaggio loziese: dalle stradine a quote più basse che collegano le frazioni (una tra tutte la vecchia strada che dal paese di Sucinva scende fino a Malegno), ai sentieri più alti e impegnativi, da un lato verso il gruppo del Pizzo Camino, dall’altro verso la Val Baione e le cime della Concarena e della Bagozza. Allegata al libro, c’è poi una cartina dei sentieri con l’insieme delle planimetrie delle frazioni di Lozio.

La particolarità del libro è nel tentativo di coniugare la descrizione geografica del territorio e dei percorsi che lo attraversano con il racconto, sia pur abbozzato, della storia dei luoghi. Per questo l’autore è ricorso all’aiuto dei loziesi più anziani, intervistandoli e traendone informazioni anzitutto sui toponimi, quindi sulla storia di alcuni luoghi, sul tipo di uso e frequentazione che un tempo li caratterizzava. Così nel testo ricorrono spesso i nomi dei luoghi, in dialetto e nella traduzione (o pseudo-traduzione) italiana, e alcune brevi digressioni storiche: ad esempio sulla monticazione delle malghe, o sulla realizzazione della teleferica che dalle miniere di Schilpario portava il minerale alla stazione ferroviaria di Cividate, ecc.

Insomma quella che in origine doveva essere “solo” una cartina dei sentieri è diventata una guida e una introduzione al territorio di Lozio, e alle tracce dei loziesi di un tempo che ancora si possono trovare tra dossi, plagne e aldele. Tracce di memoria e di identità di una comunità che l’autore ha tentato di salvare almeno in parte dallo scorrere del tempo e dall’oblio.

L’opera è completata da una serie di schede di presentazione delle sei chiese della valle di Lozio, del Castello dei Nobili, del Museo etnografico, del Rifugio Laeng e del Bivacco Val Baione. Le pagine finali, infine, elencano e specificano i dettagli di servizi pubblici, associazioni e attività private presenti sul territorio di Lozio (localizzati altresì sulle planimetrie allegate al libro).

 

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