L'importanza della Val Grigna

09.09.2014 11:51

Il territorio della Val Grigna è un mosaico di paesaggi multiformi come vette, pianori, versanti, conche lussureggianti di foreste, prati e pascoli. Questa zona testimonia l’inscindibile legame tra l’uomo e le terre alte, perché qui le attività rurali si intrecciano da sempre con l’attività mineraria. Per visitare la Foresta della Val Grigna abbondano strade forestali, percorsi di bassa e media difficoltà e molteplici sentieri tematici che permettono di scoprirne i tesori. Questa terra poggia su un fragile equilibrio e, dato il grande disinteresse economico per l’ambiente montano, ha sofferto di un graduale abbandono. Saperi, tradizioni e usanze oggi si conservano soltanto nelle malghe attive, distribuite nella zona, ultimo baluardo di una cultura che merita di essere conosciuta. Quello della Val Grigna è un territorio frequentato e abitato dall’uomo fin dall’antichità; del resto è noto che gli abitati preistorici si collocavano prevalentemente in aree montane, mentre i fondovalle e le pianure furono occupate solo successivamente.
Il territorio della Val Grigna, geograficamente, si sviluppa, partendo dal fondo valle, fra i comuni di Cividate Camuno e Malegno e sale fini al passo Crocedomini (2207 m s.l.m..) attraversando i comuni di Esine, Berzo inferiore, Bienno e Prestine l’ampia vallata, si estende per 2.873 ettari. Il sito è stato classificato come Zona di Protezione Speciale nel 2004 inserendosi tra i Siti della regione biogeografia “Alpina”. Si tratta di un’area montana prealpina posta al centro di un ampio comprensorio a cavallo tra la Val Camonica e la Val Trompia, nel cosiddetto Massiccio delle Tre Valli.

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