Mercato Forte dei Marmi, Baldini ("Maroni Presidente"): “In Lombardia iniziative di scarsa qualità mettono in difficoltà commercianti del territorio”

25.05.2013 13:12

 “Il mercato di Forte dei Marmi è intrasferibile. Va da sé che quella che dovrebbe essere un'esposizione di prodotti tipici dell'artigianato toscano è in realtà una vera e propria attività commerciale su suolo pubblico con una gamma merceologica identica a quella dei mercati del territorio, che da un lato scredita il marchio di specificità di Forte dei Marmi e dall'altro sottrae risorse ai commercianti ambulanti lombardi”. A denunciarlo è Maria Teresa Baldini, consigliera regionale del Gruppo "Maroni Presidente" e candidata sindaco di Forte dei Marmi alle ultime elezioni comunali, a seguito delle polemiche avvenute sul territorio regionale lombardo per la scarsa qualità del mercato.  “Spiace constatare” dichiara Baldini “che la Giunta comunale non controlli che il nome di Forte dei Marmi venga mantenuto alto, soprattutto in Lombardia, terra fondamentale per il benessere economico della realtà fortemarmina, permettendo che un consorzio lo utilizzi “a modo suo” vendendo anche maglioni di cachemire made in china e prodotti che comunque non sono realizzati artigianalmente a Forte dei Marmi.  Mentre i balneari fortemarmini lottano per avere una loro specificità territoriale, parte del loro lavoro rischia di essere vanificato da una modalità di fusione di identità non veritiera. Forte dei Marmi è l’unico luogo dove le cabine corrono parallele al mare e sono la vera specificità del luogo, per evitare di essere stritolate dall’omologazione della Bolkestein. Iniziative di questi tipo, quindi, non giovano né al marchio fortemarmino né ai commercianti del territorio lombardo, che oltre a dover fare i conti con la crisi economica, vedono dirottare i consumatori dei tradizionali mercati settimanali verso altre esposizioni mercatali identiche ma con operatori non del territorio”.  Da qui la necessità di intervenire affinché vengano proibite iniziative commerciali di questo tipo, che tolgono spazio e danneggiano i commercianti del territorio che operano in un contesto già di per sé difficile per via della crisi in atto:  “Come consigliera regionale “ conclude Baldini “monitorerò la situazione affinché non venga veicolato un nome spogliandolo di ogni specificità, mettendo in difficoltà coloro che ogni giorno vivono e operano sul territorio regionale lombardo e che devono essere giustamente tutelati”.

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