Niente Aviosuperficie a Cividate Camuno: perchè andare contro il progresso?

26.02.2013 08:00
Cesare Damiola, sindaco, e Fabio Gelfi, vicesindaco, hanno confermato la contrarietà della loro amministrazione alla Commissione provinciale che si è presentata ad Artogne per discutere l'eventuale creazione di un'aviosuperficie. 
I due rappresentati dell'Amministrazione comunale in una lettera alla Provincia chiedono come è possibile che si pensi di stanziare centinaia di migliaia di euro per un'opera di questo tipo viste le difficoltà economiche in cui versa il Broletto. Inoltre viene smentita da Gelfi l'esistenza di un accordo di programma sottoscritto dal sindaco e successivamente ritirato. Lo stesso sindaco Damiola ha poi confermato la contrarietà al progetto chiedendo alla Provincia di rispettare la vo-lontà sovrana della popolazione che, da parte sua, ha costituito un comitato spontaneo di residenti che si oppone alla costruzione dell'aviosuperficie. 
Questo è quanto le cronache riportano ma sarà bene fare alcune considerazioni. La Valcamonica non versa certo in una condizione di grande prosperità pur po-tendo contare su un tessuto sociale che gli permette comunque di vivere dignitosamente. Ma ancora una volta si chiudono le porte ad ogni azione che tenda a creare in questa zona un qualche cosa che assomigli ad un salto di qualità. La costruzione di un'aviosuperficie avrebbe un significato importante da un punto di vista strutturale poiché consentirebbe un salto di qualità del territorio. Pochi ettari di terreno organizzati a beneficio dell'aviotrasporto significherebbero un concreto aiuto al sociale, rendendosi la struttura disponibile ad accogliere i mezzi del soccorso alpino, e del soccorso sanitario ma anche i piccoli velivoli usati da quei dirigenti e da quegli industriali che hanno affari in Valle e che sarebbero agevolati nel rapportarsi più facilmente con le aziende della zona. 
Possibile che nessuno sia in grado di far capire quanto utile sarebbe una simile struttura e quanti benefici, anche di natura economica, apporterebbe ai residenti. Residenti che ancora una volta dichiarano apertamente di voler continuare a vivere in un bozzolo negandosi ogni apertura ad una società in evoluzione. 
Ma quando si crescerà in maniera definitiva se anche di fronte ad un'opportunità del genere si è disposti a voltare le spalle?

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