Nuova provincia: presentate le liste

25.09.2014 20:04

I conti sempre quelli, ma anche l'amarezza per il tramonto di un organismo "utile per un territorio grande come quello bresciano" e destinato, con la riforma che lo trasforma in un ente di secondo livello, "ad essere depotenziato".
Daniele Molgora tra un mese lascerà il Broletto, sarà l'ultimo presidente della Provincia eletto direttamente dai cittadini.
Dopo di lui probabilmente arriverà Pierluigi Mottinelli, del Pd, a capo della lista "larghe intese" a cui stanno lavorando i democratici e Forza Italia. Senza, però, l'appoggio di Lega Nord e Fratelli d'Italia.
Il 12 ottobre i sindaci e i consiglieri comunali bresciani si troveranno ad eleggere il nuovo presidente e i 16 consiglieri, anche se per la Provincia poco è destinato a cambiare nella pratica. I costi, secondo Molgora, resteranno invariati, e le competenze di fatto non vengono cancellate: ambiente, rifiuti, caccia e pesca, trasporto pubblico, edilizia scolastica, strade. Senza contare il rischio che arrivino competenze aggiuntive, magari senza risorse adeguate, mentre restano scoperti dal coordinamento provinciale temi come il turismo e la cultura. Più che una semplificazione degli enti, rischia di diventare una complicazione.

Chiusa comunque la fase di deposito delle candidature, con quattro liste presentate come da previsioni.

In lista all’Ufficio elettorale di Palazzo Broletto per il Consiglio provinciale c’è Stefano Inverardi, per la "Lista civica comuni in provincia", sorretto dallo schieramento degli scontenti di Forza Italia, decisi a bocciare il listone unico, e da Fratelli d'Italia.

Poi il segretario provinciale Paolo Formentini per la Lega Nord, il segretario Pd Michele Orlando,  per la coalizione delle discusse “larghe intese", e infine il sindaco di Poncarale, Giuseppe Migliorati, con la lista "Area civica democratica", schieramento di centrosinistra che racchiude elementi del Pd e incassa il consenso del gruppo politico del vicesindaco di Brescia, Laura Castelletti. 

Con la chiusura delle candidature, si apre ora il sipario della verifica delle firme e della documentazione in vista del voto fissato il 12 ottobre, che chiamerà alle urne solo sindaci e amministratori dei 206 comuni bresciani.

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