Prorogata fino al 05 ottobre la mostra "Emisfero femminile" di Perry Bianchini al Musil di Cedegolo

07.07.2015 15:28

La mostra di Perry Bianchini dal titolo “Emisfero Femminile“ che doveva chiudersi il 05 luglio, a seguito del successo riscosso viene prorogata fino al 05 ottobre 2015 presso il Museo Musil di Cedegolo.

EMISFERO FEMMINILE : ENERGIA,  IDENTITA’,  DIRITTI E SENTIMENTO.

La mostra che continua fino al 05 ottobre presso il Musil di Cedegolo è un inno all’emisfero femminile che viene rappresentato dall’artista Perry Bianchini con una cinquantina di busti e teste di donne che compiutamente esprimono, in ceramica raku, iloro sentimenti, le loro espressioni e le loro emozioni.
Queste donne parlano di ira, rabbia, broncio, meraviglia, passione, tormento e di tante altre spettacolari ed incantevoli sensibilità dell’animo femminile.
La capacità di introspezione di Perry racconta e descrive un universo femminile che tutti conoscono o hanno conosciuto.
Sono le nostre mamme, le nostre figlie, le donne o le amiche incontrate nel corso della vita.

Il Professore Marco Vitale sul quotidiano Il Giorno del 22 maggio 2015 ben interpreta quanto sopra espresso scrivendo : “ … quello che colpisce è la capacità di introspezione dell’artista e la sua capacità di raccontarci di donne vere , che ci sembra di aver conosciuto e, forse, amato ... “.

Ogni scultura rappresenta e racconta una storia. La “ballerina”, titolo di un’opera presente nella rassegna espositiva, è la storia di un’artista della Scala di Milano che ha scelto di interrompere una promettente carriera per una desiderata maternità.
Nella raffigurazione dello scultore, la ballerina porge frontalmente allo spettatore  un delicato corpo parzialmente coperto da un sottile velo mentre il volto, lateralmente posizionato, è in un atteggiamento sorridente e delicato, così come delicati devono essere gli sguardi del viso ed i movimenti delle ballerine.

Perry sostiene che “ i particolari del viso e del corpo sono importanti per capire le persone con cui abbiamo a che fare, ancor prima di sentirle parlare o ancor prima di vederle agire; è la fisiognomica che studia i dati caratteriali di una persona attraverso i tratti del viso”.
Oltre allo studio della fisiognomica, Perry è convinto che per raffigurare pienamente in scultura uno stato emozionale, occorre avere empatia. Occorre avere la capacità di comprendere i processi emozionali dell’altro per poterli rappresentare in opere scultoree che sono, di per sé, statiche.
Lo stato emozionale dell’ira, ad esempio, viene espresso dall’artista da una testa di donna che ha un viso leggermente ritorto e la bocca spalancata verso l’alto. La tensione espressiva viene inoltre maggiormente evidenziata dagli occhi chiusi e dai muscoli del collo.

Per quanto concerne la tecnica, le sculture sono in ceramica, preparate in seconda cottura con la tecnica raku, una antica tecnica ornamentale giapponese che Perry ha introdotto nel territorio della Valle Camonica attraverso degli sviluppi creativo-cromatici.
Il territorio consente all’artista di creare degli spettacolari effetti di colore che scaturiscono da un sapiente utilizzo del fogliame proveniente da piante esistenti nella valle camuna.
Così facendo l’artista è riuscito ad elaborare una personalissima tecnica raku dai riflessi metallici, dorati od argentati, dal bianco lucido e dagli altri colori non contaminati tra loro.
Le labbra rosse sono il simbolo delle sculture di Perry che,metaforicamente, sono l’emblema della passione, dell’amore, sentimento e sensualità. Il risultato finale è entusiasmante ed unico.

Vi esorto a visitare l’esposizione delle sculture di Perry Bianchini perché… è tempo speso bene!

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