Quaranta volontari camuni per gli orfanotrofi ucraini

22.07.2012 11:01

 

Quaranta volontari della Vallecamonica stanno lavorando alla ristrutturazione degli orfanotrofi di Gorodnja, Yablunovka, Udaizi e Barvinok. Una quindicina di giovani camuni sono impegnati nelle attività del grest estivo nella colonia di Barkinov e, tra Brescia e Bergamo, decine di famiglie stanno ospitando una cinquantina di bambini orfani dell'Ucraina. Sono i volontari di «DomaniZavtra», l'associazione camuna che dal 1992 ha messo radici nell'Est Europa con l'obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei piccoli ucraini abbandonati negli orfanotrofi. Il sodalizio, che conta circa 150 soci e tanti benefattori, ora spinge su un nuovo progetto. «Da circa un anno stiamo esportando kit sanitari e attrezzature ospedaliere dismesse dalle cliniche italiane per aiutare gli ospedali dell'Ucraina», spiega Cristian Molinari, presidente dell'associazione. «La situazione nelle aree periferiche del Paese è molto difficile: le cliniche sono piccole e con dotazioni vecchie e in pessimo stato. E chi ha bisogno di cure deve farsi carico di parte della spesa sanitaria». Ma, grazie al progetto coordinato da Fabio Ghitti e alla collaborazione con alcune organizzazioni non-profit, da circa un anno «DomaniZavtra» ha ritirato letti ospedalieri, carrozzine e apparecchiature di sala operatoria dismessi da alcuni ospedali lombardi mettendo il primo mattone nella nuova strada della speranza. «Chiunque possa sostenere il progetto si faccia avanti», è l'invito del presidente. «In dieci anni di attività, in Ucraina abbiamo fatto tanto ma tanto c'è ancora da fare: purtroppo, di questa terra si è parlato solo in occasione degli Europei di calcio e del traffico illegale di cani. Ma della triste realtà fatta di alcolismo, violenza e della qualità di vita degli orfanotrofi non parla nessuno».

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