San Glisente, Santa Cristina e San Fermo, la leggenda di tre coraggiosi fratelli legati dal calore di un fuoco estivo.

24.08.2013 09:35

La ValleCamonica, una vallata unica dalle origini antiche, è sempre stata la patria di grandi e affascinanti leggende estive. La storia che ora vogliamo riportarvi racconta infatti una delle leggende popolari più famose del nostro territorio,il racconto di tre fratelli di origini francofone , Glisente,Fermo e Cristina i quali hanno dato i nomi alle omonime tre cime più suggestive   della nostra Valle.

Tutto ebbe inizio quando Glisente, il più coraggioso dei tre , lasciò i beni ereditati dalla famiglia ai poveri per partire come cavaliere al seguito dell'imperatore Carlo Magno.

Insieme a Glisente intrapresero la strada del viaggio anche il fratello Fermo e la sorella Cristina,la quale seguiva i due per curare le ferite che si procuravano in battaglia e nel contempo coltivava la fede Cristiana sperando che un giorno anche i fratelli si convertissero al suo credo e alla parola di Dio.

Un giorno i tre fratelli dopo essersi consultati a lungo,decisero che non avrebbero più lottato e combattuto e avrebbero abbracciato la fede Cristiana, l'unica capace di infondere amore e serenità.

Scelsero un modo singolare per praticare la loro fede, fu quello di ritirarsi in montagna come eremiti e decisero di andare su tre cime principali della Valle che in seguito vennero chiamate con i loro nomi.

Glisente salì su un monte di Berzo Inferiore, Fermo su uno di Borno e Cristina sul territorio di Lozio,nella zona della Concarena. Si abbracciarono un'ultima volta,sicuri di non vedersi più su questa terra, e si promisero di accendere un falò ogni sera, per confermare l'un l'altro che erano ancor vivi.

Glisente avrebbe dovuto accendere due fuochi dato che , per la conformazione orografica del territorio gli altri due fratelli non sarebbero stati in grado di comunicare direttamente tra loro.

Se qualcuno non avesse acceso il falò, gli altri avrebbero capito che sarebbe subentrata la morte.

Questa vita continuò per molti anni e anche gli abitanti della Valle si abituarono a vedere quei fuocherelli accessi ogni sera sulle tre cime, segno di un unione tra fratelli lontani.

Poi una sera Glisente attese a lungo di vedere il falò di Cristina ma col trascorrere delle ore capì che la sorella aveva lasciato questa terra. Il primo fuoco delle montagne si era spento per sempre.

Poichè sul monte di Berzo ne era stato acceso uno solo, anche Fermo comprese che la vita di Cristina era giunta al termine. Dopo qualche tempo, il 27 luglio del 796, anche Glisente non accese più il suo fuoco.

Rimase quindi solo Fermo che vecchio e malato, era assistito da un'aquila e da una orsa che gli portavano la legna, l'8 Agosto anche Fermo lasciò la sua vita terrena e raggiunse i fratelli.

Da quel momento la loro storia diventò leggenda, negli anni i camuni si sono trasmessi oralmente il racconto dei tre fratelli e del loro amore tenuto accesso da un fuoco sulla cime delle loro montagne.

Ogni anno il 27 Luglio viene festeggiato San Glisente e l'8 Agosto San Fermo, durante quelle notti estive,molte persone arrivano da località lontane, si riuniscono sulle vette di Berzo e Borno e ricordano così l'amore e la forza che legava i tre fratelli con un falò incandescente. 

Un monito a tutti i fratelli a rinsaldare l’amore in una vita tanto breve !

Sofia Comensoli

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