Servizio idrico: forse si arriva ad una soluzione

08.02.2015 15:10

Forse Brescia e provincia avranno il gestore unico integrato.

L'assessore all'Ambiente in Loggia Gian Luigi Fondra riferisce che in Valle qualche movimento positivo potrebbe esserci. Se si riuscirà a sbrogliare la matassa del gestore unico, il merito sarà proprio della Loggia e della Provincia di Pier Luigi Mottinelli.

A2A Ciclo idrico fa oltre il 46 per cento della popolazione dell'intero Ato (Ambito territoriale ottimale) di Brescia. AoB2 della Franciacorta aggiunge un altro 29 per cento e l'Azienda servizi Valtrompia il 6%. E tutte e tre hanno già imboccato la strada della gestione unica integrata.
La situazione è in movimento, e spira aria di ottimismo, anche se per ora nessuno si sente di parlare con certezza degli sviluppi. Avrà un peso pure quanto A2A ha fatto (e sta facendo) per togliere dai rubinetti il cromo esavalente.
Oggi il 100% dell'acqua cittadina contiene una quantità di esavalente inferiore a 3 microgrammi per litro, il 75% inferiore a 2, che è la soglia limite rilevabile dai metodi analitici più avanzati.
Il progetto avviato da A2A nell'agosto 2014 con un investimento di 4 milioni di euro ha dato risultati immediati e sorprendenti. Per dare un'idea, la California all'avanguardia su questo fronte ha di recente varato una legge che fissa il valore limite a 10 ug/l per il cromo esavalente. In Italia il limite è ancora fermo a 50 ug/l.
In pratica tutto il fabbisogno idrico attuale della città (circa mille litri al secondo) è più che al sicuro da una sostanza che nei mesi scorsi ha suscitato molte preoccupazioni

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