SIV potrebbe gestire il servizio idrico camuno

29.01.2015 15:46

SIV è la società Servizi Idrici di Valle Camonica Srl. I sindaci hanno votato a maggioranza lo scorso venerdì il progetto di rilancio della società nata nel 2012 con l'obiettivo di gestire il servizio idrico integrato, ma fino ad ora mai diventata operativa. L'obiettivo è appunto dare a questa società la gestione degli acquedotti e degli impianti di depurazione  di tutti i comuni, per avere una gestione omogenea delle acque in tutta la Valle. Per rendere SIV operativa, in primo luogo sono stati rinnovati gli organi di amministrazione: per il Comitato Unitario sono stati eletti presidente il sindaco di Sonico Giambattista Pasquini e come componenti il sindaco di Ponte di Legno Mario Bezzi, il sindaco di Edolo Luca Masneri, il sindaco di Cevo Silvio Citroni e il sindaco di Breno Sandro Farisolgio; per il Consiglio di Amministrazione sono stati eletti come tecnici Pietro Guadenzi (presidente), Elena Richini e Paolo Funassi. 

Qualcuno dei sindaci non nasconde qualche perplessità e qualcuno si è astenuto dalla votazione. Il sindaco di Paisco Loveno Bernardo Mascherpa ritiene che non sia questo il modo di risolvere il problema della gestione delle acque, perché la società non avrebbe i requisiti previsti dal “decreto Salva Italia” in termini di fatturato e non avrebbe dipendenti ma solo amministratori, e si andrebbe a creare una società in più quando se ne poteva avere una in meno.
Però tutto è in mano alla Provincia: innanzitutto bisogna “scorporare” il ramo acqua da Valle Camonica Servizi, che gestisce distribuzione del metano e raccolta differenziata, e la Provincia di Brescia deve costituire entro settembre 2015 un gestore unico per tutta la provincia di Brescia. Fatto sta che le regole le stabilisce il Broletto, quindi le società che vogliono partecipare alla gara devono svolgere solo la gestione del ciclo idrico e non altri servizi. Per questo il presidente della Provincia Pierluigi Mottinelli afferma che “Valle Camonica Servizi gestisce anche altri servizi ed è per questo che abbiamo chiesto di trasferire il ramo acqua alla SIV”. 
La strada per raggiungere l'obiettivo del completamento delle infrastrutture del servizio di depurazione, pena multe dall'Unione Europea, sembra essere stata delineata, ma il tema è ancora al centro della discussione politica della Valle Camonica, fino a quando non è dato saperlo.

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