Accorpamento dei comuni, la via per crescere

17.03.2014 16:02

E’ risaputo che la gestione dei servizi comunali ha dei costi elevati, infatti quasi tutti i comuni italiani sono in grande difficoltà nel gestire e garantire i servizi ai cittadini. Oggi che le risorse dello stato destinate ai comuni sono sempre più ridotte, torna in primo piano l'esigenza di unire quelli di piccole dimensioni in un solo conglomerato per ridurre i costi di gestione, elevando la qualità dei servizi per i cittadini. Un discorso che portiamo avanti da tempo ma che non trova ancora un numero sufficiente di protagonisti decisi a renderlo operativo. Da una parte il timore degli amministratori di vedersi privati di poltrone che ne esaltano il prestigio e il conto in banca, dall'altro il timore della gente di vedersi privato di una identità campanilistica che contraddistingue una sorta di marchio di fabbrica. Una identità che niente e nessuno potrà cancellare perché il retaggio storico della discendenza non sarà certamente annacquato da un cambiamento di status formale. Accorpare comuni di piccole dimensioni non ne indebolisce l'autonomia storica ma ne esalta invece  l'autonomia gestionale, che consentirebbe di avviare innovazioni capaci di elevare la qualità della vita sociale, senza sprechi di risorse. Stiamo vivendo tempi grami sotto il profilo economico e non possiamo più permetterci la frammentazione dei servizi che portano come conseguenza sprechi di danaro e servizi poco efficienti. In Valcamonica esistono 41 comuni, alcuni con poche centinaia di abitanti, gestiti con apparati simili a quelli dei comuni di grande dimensione, senza le possibilità finanziarie per fornire servizi adeguati agli abitanti. E' giunta l'ora di cambiare registro e dare una svolta al futuro, trovando soluzioni più logiche e funzionali. Come in famiglia, gli introiti dei singoli gestiti autonomamente non portano benefici, così la gestione autonoma di piccole ricchezze non soddisfa le esigenze di varie comunità. Unendole si crea una base solida per affrontare meglio  la vita e le sue esigenze primarie.

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