Al Museo Camuno di Breno per ricordare Gabriella Ferri Piccaluga

03.10.2013 06:19

La Vallecamonica e le sue molteplici bellezze artistiche furono i campi d'indagine preferiti di Gabriella Ferri Piccaluga, studiosa recentemente scomparsa alla quale il Museo Camuno di Breno ha dedicato un commosso ricordo con un convegno presso il Palazzo della Cultura. Gabriella Ferri Piccaluga era una storica dell'arte atipica, data la sua vocazione per temi avulsi dalle tradizionali sedi accademiche. Insuperata resta la sua raccolta di saggi, intitolata non a caso "Il confine del nord. Microstoria in Vallecamonica per una storia d'Europa" (La Cittadina 1989). La storia per lei è "microstoria", non meno importante dal momento che coinvolge problemi di ampio respiro, come le dispute teologiche e questioni di ordine dottrinale, che immancabilmente trovavano riflesso nella produzione degli artisti del Rinascimento. Forti, mai banali, erano le idee di Gabriella, che avrebbe apprezzato la mostra allestita al Museo Camuno quale segno di riconoscenza nei suoi confronti per il fondamentale contributo alla storiografia di questa terra. L'esposizione, aperta sino al 20 ottobre al Palazzo della Cultura di Breno, si intitola "Nel segno di Leonardo. Il Cenacolo vinciano nei disegni del Museo Camuno" (ingresso gratuito).  Sono presentati 12 disegni mai visti che raffigurano gli apostoli dipinti da Leonardo da Vinci nell'Ultima cena. Il tratto a matita che li contraddistingue, incisivo e sicuro, testimonia l'alta qualità di questi fogli ottocenteschi, che restituiscono con efficacia le reazioni degli apostoli nel preciso momento in cui il Signore disse loro: "in verità, in verità vi dico, uno di voi mi tradirà". Al convegno ha partecipato anche uno dei massimi esperti di Leonardo, prof. Carlo Pedretti (nella foto), che ha confermato l'importanza dei disegni e apprezzato l'iniziativa, patrocinata dalla Comunità Montana di Valle Camonica.

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