Ancora furti in Valcamonica

14.11.2014 11:42

Le voci si rincorrono di casa in casa e la gente è sempre più allarmata. Voci che trovano riscontro nei fatti: sono molti i furti nelle abitazioni messi a segno nelle ultime settimane in Valle Camonica. Quattro furti a Cividate Camuno, cinque a Paspardo, due a Cerveno, un paio a Ceto, non sono indenni nemmeno Piancogno e Bienno ma la lista potrebbe essere più lunga. In molti casi si tratta di furti di poco valore: i soliti ignoti si introducono nelle abitazioni, spesso passando anche dai terrazzi e dalle finestre, spesso all'ora di cena, in qualche caso anche mentre i proprietari sono in casa. Arraffano ciò che trovano e poi si danno alla fuga.

A Cividate tre furti negli ultimi due giorni sono stati messi a segno nel centro del paese: fra le abitazioni prese di mira anche quella del parroco Don Giuseppe che mentre era impegnato a celebrare la Messa si è visto derubare dei soldi per l'oratorio e di alcune affetti personali. A Paspardo il numero di furti ha spinto il sindaco Fabio De Pedro a convocare un'assemblea straordinaria con la cittadinanza. I ladri hanno turbato la quiete anche di altri piccoli comuni, come Ceto o Cerveno. Qui un cittadino attirato da alcuni rumori, ha sorpreso il ladro in camera sua e la ha visto fuggire dalla finestra. Anche a Piancogno in via Colombera i ladri hanno approfittato dell'assenza temporanea della padrona di casa per introdursi dal terrazzo al secondo piano noncurante della presenza al piano terra e al terzo piano degli altri inquilini della palazzina. Chiudere sempre bene porte e finestre quando si esce ma anche quando si è in casa propria può essere un consiglio utile così come denunciare ogni episodio alle forze dell'ordine. Si tratta di furti a raffica, veloci e messi a segno da ladri molto agili. L'orario preferito dai ladri è quello della cena e i bottini sono sempre facilmente trasportabili e quantificabili in poche centinaia di euro, ma non per questo i furti fanno meno paura. Il timore maggiore della gente non è tanto il danno materiale, comunque molto sentito, ma è il danno morale di non sentirsi più sicuri a casa propria nel vedere violata la propria privacy e i propri oggetti personali, per non parlare del timore di trovarsi a tu per tu con un criminale proprio nelle proprie mura domestiche.

Alcuni dei motivi per cui i ladri scelgono una casa o una zona rispetto ad un'altra, sono le strade per lo più senza negozi e quindi poco transitate, ville o villini indipendenti e immersi nel verde, recinzioni facilmente scavalcabili e spesso ricoperte di folte piante rampicanti, abitanti mediamente agiati, e infine la difficoltà da parte delle forze dell’ordine di controlli costanti e accurati.
Dai numeri delle denunce presentate ai carabinieri e alla polizia nel corso dell’anno passato, si prevede un aumento dei reati intorno al 18-20%, “grazie” alla crisi economica e al costante aumento degli immigrati.
“Pur mantenendosi al di sotto della media nazionale dei furti in appartamento, nella nostra Valle sono pur sempre una piaga che crea notevole disagio. E’ opportuno seguire alcuni semplici consigli che di sequito elenchiamo; sono palliativi ma spesso scoraggiano e dirottano altrove i malintenzionati:
1) La maggior parte dei furti in appartamento non sfocia in rapine. Sono gli stessi malviventi a sapere che le conseguenze penali sarebbero enormi: in caso di furto, infatti, la pena è minima e non si resta in carcere, mentre in caso di rapina, la pena è di anni e si sconta in galera.
2) In caso di intrusione di estranei in casa, non abbozzare mai una reazione fisica, se non urlare ad alta voce. Invece di pensare alla reazione, fissare elementi importanti quali il volto del ladro, o la targa dell’auto che lo attende fuori (o almeno modello e colore).
3) Non tenere armi in casa. Spesso i ladri sono attratti proprio dall’idea di poter rubare anche un’arma. Nell’agitazione del momento, inoltre, non sapremmo utilizzarle. La maggior parte delle reazioni, poi, è ingiustificata e spesso si traduce in un processo a carico del proprietario dell’abitazione.
4) Installare le grate a porte e finestre, e comunque dotarsi di un impianto d’allarme, anche semplice ed economico, senza fili, ma con una bella e potente sirena, anche solo interna alla casa. Il gran rumore metterebbe comunque in fuga il ladro. Se proprio non ci si vuol dotare di un allarme, almeno sistemare all’esterno di casa, in posizione ben visibile e non facilmente raggiungibile, una scatola in metallo con un paio di luci a led (rossa e/o blu), che simuli una centralina di allarme e tenga lontani i ladri occasionali.
5) Non lasciare in giro gioielli, cellulari, denaro e altre cose di valore a portata di mano. Lo stesso vale per il blocchetto degli assegni, le carte di credito o documenti bancari. Meglio mettere tutto sottochiave in una cassaforte. Ne esistono di così piccole che si possono inserire addirittura al posto della scatola di una presa di corrente.
6) Annotare – se possibile - targa, modello e colore delle auto sconosciute che sostano nei pressi della propria abitazione. In ogni caso chiamare il 112.
7) Fingere che ci sia gente in casa: lasciare una luce accesa o magari il televisore, anche se non è proprio il massimo per il risparmio energetico da l'impressione che ci sia gente in casa
8) Attenzione alle reti sociali. Non è una buona idea raccontare su facebook, twitter o su qualsiasi altra rete sociale i nostri spostamenti per le vacanze. Non si sa mai chi potrebbe leggere.
9) Raccogliere la posta o farla raccogliere da un vicino di fiducia. Lasciare la cassetta della posta intasata da lettere o comunicazioni pubblicitarie può indicare ai ladri l'eventuale assenza del proprietario di casa.
10) Non lasciare chiavi nascoste. Forse non è più una pratica tanto usuale, ma sicuramente non è consigliabile lasciare chiavi di riserva sotto il tappeto dell'ingresso o sotto un vaso.
11) Abbassare il volume del telefono. Un telefono fisso che non smette di suonare per giorni senza che nessuno risponda è un indizio lampante che i proprietari non sono in casa.

 

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