Basta un giorno di sole, con Fabrizio Bentivoglio
27.07.2013 14:18Domenica 4 agosto 2013 - ore 8.30 del mattino
Piana del Montozzo Rifugio Bozzi (m. 2475) - Ponte di Legno (BS)
Dopo il successo del primo appuntamento di Passi nella neve, che ha visto Pamela Villoresi emozionare il pubblico delle Bocchette di Val Massa (Temù) con Basta un giorno di sole, domenica 4 agosto alle ore 8.30 del mattino, Fabrizio Bentivoglio interpreterà Albe di Fango, reading tratto da Trincee - Confidenze di un fante di Carlo Salsa.
Cornice dell’evento, promosso dal Comune di Ponte di Legno, sarà uno dei luoghi simbolo di Passi nella neve, il Rifugio Bozzi, nella Piana del Montozzo, dove negli ultimi anni artisti del calibro di Marco Paolini, Luigi Lo Cascio, Alessandro Baricco, Fabrizio Gifuni, Alessio Boni e Gioele Dix hanno rievocato con le loro interpretazioni le vicende della Prima Guerra Mondiale.
In uno dei più noti rifugi dell’alta Valcamonica, circondato da importanti testimonianze della Grande Guerra, in parte recentemente restaurate e che ospitano anche un piccolo museo gestito dal Gruppo Alpini di Pezzo, Fabrizio Bentivoglio avrà il compito di dare voce alle dure ma profetiche parole di Carlo Salsa. In Trincee, nudo diario ancor prima che romanzo, Salsa esprime una verità, quella della tragedia della guerra, mostrata fuori da ogni relativismo. Verità che si nutre di quindici mesi ininterrotti di esperienza pienamente vissuta, tra il fango e i reticolati, dove si muovono, sospesi tra animalità e lirismo, strani esseri, “curvi sotto i tabernacoli dei teli di tenda e delle coperte inzuppate che si sono costruiti come delle zattere di sacchetti e di rottami su cui sedere”. Carlo Salsa li descrive dalla sua diretta esperienza di fante, “flagellati dalla pioggia, addossati gli uni agli altri, con i piedi immersi nella fanghiglia, come statue di creta non ancora dissepolte”. Ma dentro queste pagine, la sua antologia di morti e moribondi si mescola con lampi profeticamente ironici: “qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E raccatteranno le nostre ossa come portafortuna. Verranno anche ad inaugurare i monumenti e il più famoso imboscato farà il discorso e tirerà in ballo tutto l’armamentario della professione. Poi andranno tutti a Gorizia e ci faranno sopra una bella scorpacciata”.
Fabrizio Bentivoglio si confronterà dunque con una narrazione pacata, ironica, ma tragicamente cruda, che costituisce un’accorata denuncia dell’orrore della guerra, che mal si conciliava con la retorica nazionalista e con il mito della “vittoria mutilata” e che per questa ragione subì, durante il fascismo, la stessa sorte di altri scritti-verità sulla Grande Guerra.
Al termine sarà possibile visitare il Museo dedicato a Gianni de Giuli, accompagnati da due guide del Gruppo Alpini di Pezzo.
Fabrizio Bentivoglio studia alla scuola di recitazione del Piccolo Teatro di Milano nel 1976-77, lavora con Giorgio Strehler e poi con Romolo Valli, non abbandonando mai l’impegno teatrale. L’esordio significativo nel cinema avviene nel 1981 in La vera storia della signora delle camelie di Mauro Bolognini. Dotato di forte espressività e di notevoli capacità tecniche, è stato convincente soprattutto nel rappresentare una generazione in bilico tra utopia e cinismo. Ha lavorato in particolare sintonia con Gabriele Salvatores (Marrakechexpress, 1989; Turné , 1990, anche sceneggiatore; Happy family, 2010) e Silvio Soldini (L'aria serena dell'Ovest, 1990; Un'anima divisa in due, 1993, premiato con la Coppa Volpi a Venezia). Si è messo alla prova in film di denuncia come Un eroe borghese (1995) di Michele Placido e Testimone a rischio di Pasquale Pozzessere (1996, David di Donatello 1997 come miglior attore). Tra gli altri film si ricordano Le affinità elettive (1996); Pianese Nunzio 14 anni a maggio (1996); La parola amore esiste(1998); Mia aioniotita kai mia mera (L'eternità e un giorno, 1998) di Thodoros Angelopulos; Del perduto amore (1998, David di Donatello nel 1999 come miglior attore non protagonista) di Michele Placido; L’amore ritorna (2004) e La Terra (2006) di Sergio Rubini; La lingua del santo (2000) e La giusta distanza (2007) di Carlo Mazzacurati; Una sconfinata giovinezza (2010) di Pupi Avati; Scialla (2011) di F. Bruni. Come regista ha realizzato Tipota (1999, menzione speciale a Venezia) e Lascia perdere Johnny! (2007).
La partecipazione allo spettacolo è consentita ai possessori del coupon gratuito ritirabile presso:
• Ponte di Legno Infopoint c/o Stazione autolinee, p.le Europa 0364.900904
• Passo Tonale Uff. Informazioni via Nazionale 0364.903838
• Vermiglio (Tn) Ufficio Informazioni c/o Polo Culturale del Comune 0463.758200
• Temù Uff. Informazioni via Roma 0364.94152
• Vezza d’Oglio Proloco via Nazionale 0364.76131
• Capo di Ponte Infopoint Via Nazionale 1 - 0364.42104
• Breno Edicola Edibi via Giuseppe Mazzini 39 0364.21026
• Esine Cartolibreria Lori – via A. Manzoni 32 - 0364.360303
• Darfo Boario Terme Edicola Sigala/Capitanio via S. Martino 49 - 0364.530799
• Iseo Lalibreria via Duomo, 2 030.9822003
• Sarezzo High Dimension Disk via De Gasperi, 4 030.800624
• Brescia Libreria Einaudi via Pace, 16/A 030.3757409
• Vobarno Biblioteca Comunale Piazza M. Corradini, 6 0365. 597618
• Edolo IAT piazza M. della Libertà 0364.71065
Come raggiungere la Piana del Montozzo:
Da Ponte di Legno Parti da Case di Viso (1763 m.). È un percorso facile. Tempo medio di percorrenza 2 ore. Orario di partenza consigliato ore 6 del mattino.
Dal Passo Tonale lascia la macchina in uno dei parcheggi vicino alla Chiesa e dirigiti verso Malga Valbiolo (2244 m. – anche qui esiste possibilità di parcheggio) proseguendo poi per il Passo dei Contrabbandieri (2681 m.). Dopo il valico ti affaccerai sulla piana del Montozzo. Tieni la destra, affronta con prudenza la prima parte della discesa e raggiungi il rifugio Bozzi. È un percorso per esperti. Tempo medio di percorrenza 1 ora e 30 minuti. Orario di partenza consigliato ore 6 e 30 del mattino.
IMPORTANTE: in caso di conclamato e persistente maltempo che possa compromettere la sicurezza dei partecipanti, la manifestazione verrà posticipata alle ore 16 presso il Palazzetto dello Sport di Ponte di Legno (viale Venezia).
Indicazioni importanti per chi sale in montagna
- Il terreno del Montozzo non consente di disporre sedie. Dovrai accomodarti sulla superficie erbosa. Porta qualcosa per isolarti dall’umidità del prato.
- Parti solo se hai un’adeguata preparazione fisica.
- Munisciti di un abbigliamento consono che ti consenta di affrontare i possibili sbalzi di temperatura e il repentino cambio di condizioni meteorologiche.
- Non abbandonare i sentieri segnati.
- Non dimenticare di rifornirti di cibi e bevande che ti consentano un’alimentazione autonoma.
- Riporta i rifiuti a valle.
- Collabora a mantenere e proteggere gli ecosistemi, i luoghi di nidificazione e le fonti alimentari, evitando di arrecare disturbo e di provocare danni.
- Puoi ammirare, ma non raccogliere, i minerali ed i fossili.
- L'accensione dei fuochi viene punita severamente. La negligenza può causare danni irreparabili.
- Non danneggiare le attrezzature. Servono a fornire informazioni e ad assicurare riposo e ricreazione.
- Mantieni intatta la bellezza di questo paesaggio e rispetta le norme relative alla protezione del territorio.
- Le infrazioni alle norme vigenti vengono punite dalle autorità competenti.
- Per il raggiungimento dei luoghi di spettacolo vale la responsabilità personale.
PASSI NELLA NEVE 2013
direzione artistica Vittorio Pedrali
coordinamento organizzativo degli spettacoli Eureteis - Brescia
con la collaborazione di Silvia Ghidini Elisa Lancini
ufficio stampa Alice Gussoni
da un'idea di Carla Bino, Francesco Gheza, Giancarlo Maculotti
L’immagine di Passi nella Neve 2013 trasporto di un ferito su barella montata sugli sci è gentilmente concessa da © Archivio Fotografico Museo della Guerra Bianca in Adamello -www.museoguerrabianca.it
Per informazioni: www.passinellaneve.it
030.3759792 da lunedì a venerdì ore 11.30/13
Alice Gussoni ali.gussoni@gmail.com
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