Borno presenta il tesoro ritrovato
21.04.2013 20:40
C'è voluto del tempo per recuperare i pezzi di un tesoro smembrato e per riallestirli nel luogo del ritrovamento; ma da ieri, finalmente, anche Borno può mostrare a residenti e turisti archeologici il proprio sito archeologico. Lo ha inaugurato il sindaco in scadenza di mandato Antonella Rivadossi, nella stessa giornata dedicata alla messa a dimora degli alberi che festeggiano i 12 bambini nati nel 2012. La festa si è svolta sotto la nuova struttura che ora copre i massi istoriati ritrovati nella zona chiamata dai bornesi «Valzel de Undine», e che secondo gli archeologi ospitava un santuario preistorico. Un vero ritorno a casa per le pietre incise che, dopo il ritrovamento, erano approdate a Capodiponte e a Milano. «Un tempo l'idea dominante era quella che i massi preistorici dovessero essere conservati in un museo - spiega Francesco Inversini, storico locale -, ed è per questo che Borno ne aveva perso la titolarità». «Per noi questa è una grande giornata - ha commentato Antonella Rivadossi-, è una delle tante opere che in questi cinque anni abbiamo realizzato: un modo per conservare la memoria, in un luogo dal grande pregio ambientale». In quella località, lungo la strada vecchia per l'Annunciata, a cornice della struttura che custodisce i massi ci sono un grande prato e il ruscello in cui sono state fatte le scoperte preistoriche: «Ci sarebbe da chiedersi come mai lungo questo corso d'acqua ci fossero tutte queste incisioni e statue stele - aggiunge Inversini -. Forse qui c'erano pietre adatte, e forse proprio qui i nostri antenati scolpivano e comunicavano». A completare l'arredo dell'area, dicevamo, ha provveduto la posa degli alberi dei bambini nati in paese nel 2012, mentre presto arriveranno anche i pannelli informativi. «Questo è solo uno dei tanti obiettivi che il mio gruppo ha raggiunto in questi cinque anni - chiude il sindaco -: gli altri saranno inaugurati a breve». Il «giro» comprende l'inaugurazione, il 25 Aprile, della strada per il lago di Lova rimessa a nuovo e dei lavori di contenimento della frana di San Fiorino. Poi, il Primo Maggio toccherà a villa Guidetti ristrutturata e adibita a Casa della cultura, e il 18 alla centralina comunale di Navertino
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