Camera di conciliazione: un nuovo servizio per la Valle

22.02.2014 14:39

Tecnicamente si chiama camera di conciliazione. Ha la sua sede operativa in Cividate Camuno, all’interno dell’Incubatore d’imprese.  E’ accreditata presso il Ministero della Giustizia. Lo spazio è stato generosamente messo a disposizione da Fabio Bianchi che ha colto al volo l’importanza che l’“ufficio” poteva rappresentare per la Vallecamonica,  per le imprese e gli enti che vi operano, e per tutti i soggetti cittadini che in qualche modo ne fossero interessati.

Di che cosa si tratta esattamente? Di un istituto giuridico preventivo che consente di gestire in forma extragiudiziale i conflitti.  L’istituto aveva già acquisito una sua esperienza operando di fatto sul campo. Ma dal 20 settembre 2013, in forza di una direttiva europea, è entrata in vigore la mediazione obbligatoria per alcune materie quali diritti reali, divisioni, successioni ereditarie, patti di famiglia, regolamenti di condominio, locazioni, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivato da responsabilità medica e sanitaria, diffamazione a mezzo stampa, contratti assicurativi, bancari e finanziari.. Il procedimento è applicabile anche ad altre materie civili e commerciali, purché l’oggetto della controversia riguardi diritti disponibili.

Praticamente a questo istituto ci si rivolge per risolvere bonariamente controversie e  vertenze, con risparmio di tempo e di denaro. Se si considera l’intasamento dei tribunali che rigurgitano di cause fino al soffitto con inevitabili conseguenze sulla lentezza da tempi biblici del cammino “ordinario” della giustizia per le parti in causa, con la camera di conciliazione si hanno non pochi vantaggi: la semplicità  delle procedure, la rapidità in quanto la durata del procedimento non deve superare i tre mesi, l’efficacia esecutiva del verbale di conciliazione, la preventiva certezza dei costi (sono contemplati incentivi fiscali per l’effetto del credito d’imposta), la riservatezza. Beninteso che il mancato accordo non preclude la possibilità di instaurare una causa presso il tribunale competente.

Quanto alla procedura, anch’essa si presenta all’insegna della semplificazione.

L’istanza di conciliazione deve essere presentata presso l’organismo che ha sede nell’ambito del giudice territorialmente competente, cioè a Cividate Camuno per la nostra Valle. Si noti che il giudice, anche in sede di appello, può rinviare le parti alla camera di conciliazione per il procedimento che ne consegue. È obbligatoria l’assistenza legale durante tutta la durata del procedimento. Se al primo incontro con il mediatore-conciliatore non si raggiunge alcun accordo, non è dovuta alcuna somma di denaro: insomma il primo incontro assume così un carattere di gratuità.  Punto assai delicato è l’esecutività.  Quando tutte le parti aderenti alla mediazione, assistite dai rispettivi avvocati, abbiano sottoscritto l’accordo, l’accordo stesso costituisce titolo esecutivo per l’espropriazione forzata, l’esecuzione per consegna o rilascio, l’esecuzione di obblighi di fare o non fare, nonché per l’iscrizione di ipoteca giudiziaria. Ovviamente gli avvocati attestano e certificano la conformità dell’accordo alle norme vigenti: non avrebbe alcun senso e valore un accordo, anche se buono, che fosse contra legem.

Un’ultima e conclusiva considerazione. Se si richiama quella riforma dell’ordinamento giudiziario (voluta dal governo Monti) che ha portato alla soppressione del tribunale di Breno, il fatto che al centro della Valle operi una camera di conciliazione, con le caratteristiche qui brevemente sunteggiate, è di grandissima rilevanza sociale. Si tratta davvero, senza retorica alcuna, di un servizio per la Valle e la sua gente.

Comunque per informazioni ed eventuale appuntamento basta una semplice telefonata allo 0364.1955486 oppure al 348.4034894. C’è anche la mail: valcamonica@emediation.it.

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