Darfo BT, GIORNATA DELLA MEMORIA: DUE EVENTI PER NON DIMENTICARE

25.01.2017 13:27

Un week end dedicato al ricordo della più grande tragedia del ‘900

Celebrare la memoria di un Olocausto come quello di milioni di persone è  ricordare una tragedia. Ma celebrare la Giornata della memoria non è solo occasione di ricordo e di compianto: è soprattutto opportunità di riflessione, di attualizzazione di una tragedia lontana nel tempo, ma vicina nelle sue manifestazioni.  L’Olocausto ha segnato il destino di un popolo: altri olocausti silenziosi oggi continuano a segnare il destino di troppe persone.

Sarebbe bello poter dire che quello è stato l’ultimo scempio che l’uomo abbia compiuto verso i suoi simili – afferma l’Assessore alla Cultura della Città di Darfo Boario Terme, Giacomo Franzoni-  Purtroppo  oggi nel mondo, in Europa tante persone vedono ancora negati  il diritto e la dignità propria degli esseri umani.”

Così l’Assessorato alla Cultura ha affidato questo forte messaggio a un film e alla presentazione di un libro.

“Credo che un film come “La Rosa Bianca” e la presentazione del libro “Più forte della prigionia” possano davvero portare ad una riflessione comune, perché protagonisti sono i giovani- continua l’Assessore cittadino- con questo intendo sottolineare che la forza del cambiamento deve passare  attraverso le nuove generazioni”.

Il film in programma venerdì sera, ripercorre la storia vera di due fratelli (fratello e sorella) universitari riproponendo il tema della resistenza (appunto l’organizzazione studentesca “la rosa bianca”): giovani che rifiutano un potere inadeguato e ingiusto, che lasciano spazio all’idea del dissenso a rischio della vita: una testimonianza di impegno e di fede ai propri valori che deve essere vissuta e riaffermata con forza anche e soprattutto oggi.

Il Film sarà introdotto dalla Dott.ssa Perrini con l’intervento di Savino Pezzotta il noto politico sindacalista che, ritenuta esaurita la sua esperienza politico-istituzionale, continua ad interessarsi delle questioni sociali, di pace e di cooperazione internazionale attraverso l'associazione "Educatori senza Frontiere" fondata da don Antonio Mazzi.

“E’ un film che riporta la riflessione su quanto siamo disposti a cedere della nostra sicurezza, del nostro benessere, della nostra vita per il bene supremo della libertà e del pensiero – aggiunge Giacomo Franzoni- Un tema sul quale dobbiamo continuare a confrontarci e a dibattere costruttivamente.”

Nel pomeriggio di sabato 28 gennaio, alle ore 16:00, direttamente dalla voce dell’autrice, prenderanno corpo le esperienze del bisnonno Battista, un giovane I.M.I (Internati Militari Italiani): uno dei 630.000 che, dopo l’8 settembre 1943 venne catturato e deportato.

“E’ una storia scritta sui libri e sulla pelle delle persone, delle famiglie, di tutta la gente –continua l’Assessore Franzoni-  Una storia che, purtroppo, viene scritta nuovamente con altri popoli, con altre forme, con altre etnie, ma che resta sempre la dimostrazione tangibile di quanto possano essere brutali e crudeli  le azioni umane”.

La presentazione sarà accompagnata dalla lettura di alcuni brani (a cura di Antonello Scarsi) e da intervalli musicali interpretati da Elena Quaglia.

Una celebrazione, quindi, che vuole legare il passato con il futuro, passando attraverso il presente. “Io voglio credere che i giovani non siano il futuro, ma il presente –chiude il Sindaco della Città, Ezio Mondini- e che la loro forza, il loro entusiasmo,  il loro desiderio di cambiamento siano davvero il motore per costruire un futuro migliore del passato che ci è stato consegnato.

L’augurio a tutti noi è di ritrovarci qui fra qualche anno per ricordare quanto abbiamo saputo lasciare alle spalle per rendere migliore la nostra vita e quella di altri.”

—————

Indietro