Giornata della memoria alla Pieve di Edolo

21.01.2015 12:43

Impossibile non notare l’antica Pieve di Santa Maria Nascente, con il suo campanile che con suoi quasi 70 metri è il più alto della Valle.

E’ proprio la Pieve che domina Edolo, arroccata alle pendici del monte verso la frazione di Mu, a ospitare sabato 24 gennaio un appuntamento con Giornata della Memoria voluta dalle Fiamme Verdi della Val Camonica. All’appuntamento seguirà il 2 febbraio la presentazione del libro “Versò il vino e spezzò il pane”. Un terzo incontro sarà venerdì 27 febbraio all’auditorium della chiesa di Edolo, a raccontare le violenze nazi-fasciste successe tra i monti, perché la Valle Camonica ne ha tante e tante di storie dure da raccontare. Fanno parte di quella memoria da tramandare ai giovani perché siano custodi della libertà e della pace.

L’appuntamento di sabato 24 gennaio alle 20,30 è con “Zazza 20 maggio del 1944, hanno ammazzato il prete” drammaturgia per coro e voce narrante, tratta del libro “Versò il vino e spezzò il pane” scritto da Giacomino Ricci, con il coro Voci della Rocca e la voce dell’attore Marco Ghizzardi.

Racconta la storia di don Giovan Battista Picelli nato a Losine. Ordinato sacerdote dell’ordine dei Padri Giuseppini di Asti, alla fine del 1943 divenne cappellano della frazione Zazza di Malonno, sostenne spiritualmente e materialmente i partigiani delle Fiamme Verdi della Media e Alta Valcamonica, pur senza aderire materialmente al movimento. Fu ucciso nel pomeriggio del 20 maggio del 1944 da alcuni esponenti di una banda di matrice nazifascista, la così detta banda Marta, che si era spacciata per fiancheggiatrice dei partigiani.

La sera del 27 febbraio alle 20,30 la presentazione del libro “La Resistenza in Valle Camonica”, presente l’autore del libro Paolo Franco Comensoli, con Tullio Clementi, Gigi Mastaglia, Angelo Moreschi e Edoardo Nonelli. Le Fiamme Verdi sono state formazioni partigiane, protagoniste della resistenza al nazifascismo dal 1943 al 1945 in Valle Camonica. Quale fosse l’obiettivo e l’ispirazione delle Fiamme Verdi lo si evince dal seguente scritto, tratto dal regolamento: “Il volontario, di qualunque fede politica esso sia, rinuncerà ad ogni propaganda che non sia contro tedeschi e fascisti”

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