Gli alpini della Valle Camonica a Darfo Boario

28.01.2015 17:30

La Valle Camonica ha ricordato la 72 ͣ  battaglia di Nikolajewka e il gruppo alpino di Darfo ha celebrato in quest’occasione il 95° anno di fondazione e il 20° anniversario della scomparsa di Gianni Fioresi, avviando le manifestazioni del 2015, che porteranno a luglio al classico Pellegrinaggio in Adamello.

Centinaia di persone si sono ritrovate alle 9 presso il monumento dei Caduti di Montecchio poi – alla presenza del prefetto di Brescia Narcisa Brassesco Pace (nella foto per concessione dell’emittente Piùvallitv con il sindaco Mondini e il presidente degli alpini camuni, Giacomo Cappellini)  - ha preso avvio la celebrazione con l’alzabandiera, onore ai caduti e il corteo con centinaia di penne nere di Darfo e della Valle Camonica fino al tempo della Madonna degli alpini, dove monsignor Morandini ha celebrato la Santa Messa in memoria dei caduti di tutte le guerre.

La celebrazione è stata accompagnata dal coro Vallecamonica  del gruppo Ana di Darfo Boario Terme. Il Prefetto ha saluto amministratori ed alpini poi, al termine della Messa, è stata deposta una corona d’alloro nel sacrario del Tempio. Quindi la commemorazione di quel 26 gennaio 1943 quando, durante la seconda Guerra Mondiale sul fronte russo, ebbe luogo quella che passerà alla storia come la battaglia di Nikolajewka. Essa fu uno degli scontri più importanti durante il caotico ripiegamento delle residue forze dell’Asse nella parte meridionale del fronte orientale, a seguito del crollo del fronte sul Don dopo la grande offensiva dell’Armata Rossa iniziata il 12 gennaio 1943 (Ostrogorsk-Rossosc).
Gli ultimi resti delle forze italo-tedesche-ungheresi, provate, oltre che dai combattimenti, dal gelido inverno russo,  si ritrovarono ad affrontare alcuni reparti dell’Armata Rossa, asserragliatisi nel villaggio di Nikolaevka per bloccare la fuga dalla grande sacca del Don: nel corso dei mesi precedenti, le forze sovietiche avevano già accerchiato la 6ª Armata tedesca a Stalingrado (operazione Urano) e sbaragliato completamente le armate rumene e gran parte dell’ARMIR (operazione Piccolo Saturno), aprendo grandi varchi nelle precarie linee difensive nemiche.

Fonte Internet

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