Il 25 aprile a Malonno per Giuseppe Gelmi e Don Giovanni Battista Picelli
19.04.2014 12:11Le celebrazioni del 25 aprile a Malonno saranno incentrate sul ricordo di due persone che per la liberazione dell'Italia hanno dato la vita, Giuseppe Gelmi e Don Giovanni Battista Picelli, entrambi uccisi a Zazza, rispettivamente nel maggio del 1944 e nel maggio del 1943. Il primo fu alpino nel Battaglione Edolo, Quinto Reggimento, sul fronte greco ed albanese e poi in ritiro nei boschi fra la Val Saviore e la Val Malga. Quando la Banda Marta in incognito al soldo dei nazisti rastrellò la zona, Giuseppe Gelmi riuscì dapprima a trovare rifugio in alcune baite in quota ma alla fine venne raggiunto ed ucciso. Don Giovanni Battista invece nacque a Losine e arrivò a Zazza come parroco nel 1940.
Agli uomini della Banda Marta, che si spacciarono per aspiranti ribelli al pari dei disertori e dei futuri partigiani, don Giovanni diede rifugio ed assistenza. Sarà ripagato con la morte. Poi toccò a Mario Legena, a Domenico Giacomini e Giuseppe Fanetti.
A loro e a tutti le vittime delle Resistenza è dedicata la celebrazione comprensoriale itinerante che l'ANPI e le Fiamme Verdi per quest'anno, nel 69esimo anniversario della Liberazione, hanno deciso di celebrare a Malonno. Venerdì 25 aprile dalle 9.00 in poi, in Piazza dell'Emigrante prima, in piazza del Municipio poi e nella Chiesa di Maria Ausiliatrice.
Sabato 26 aprile alle 20.30 presso la Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice di Malonno si svolgerà con il Coro Voci dalla Rocca, una suggestiva ricostruzione storica degli eventi salienti della vicenda. Alla lettura emozionale di brani dell'attore Marco Ghizzardi saranno accompagnati canti legati al mondo della montagna, al sacro e al profano.
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Martedì 20 maggio per l'intera mattinata a Zazza di Malonno circa 150 studenti e i loro accompagnatori degli Istituti Comprensivi di Edolo, Cedegolo, Ponte di Legno e del Memeghini di Edolo, passeggeranno tra le vie e conosceranno i luoghi in cui il prete dei giovani, così era chiamato Don Giovanni Battista Picelli, operò nel breve tempo che ebbe a disposizione per l'educazione dei bambini e dei ragazzi. Gli studenti nei mesi scorsi hanno approfondito le tematiche del fascismo, della Resistenza e di ciò che è avvenuto a Zazza nel maggio del 1944 e ad alcuni di loro dell'indirizzo turistico del Meneghini di Edolo, è stato persino chiesto di elaborare un percorso professionale di visita guidata ai “luoghi picelliani” che si inserisce all'interno dell'Ecomuseo della Resistenza e che sarà sperimentato proprio il 20 maggio.
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