Il Battaglione alpini di Edolo e la Russia

27.12.2013 09:59

La terra di Russia, tra Rossosch, Nikolajewka (oggi Livenka), Basowka, Podgornoje, Waluiki, Tambov, è terra particolarmente sacra agli alpini del battaglione Edolo, del Tirano e del Vestone che nell'inverno 1942-1943, durante la disgraziatissima campagna di Russia, dopo 60 giorni passati nel gelo dei 50 sotto zero, riuscirono con una terribile marcia ad uscire dalla sacca del Don. Il figlio di uno degli alpini dell'Edolo, Samuele Pezzotti comandante la 52esima compagnia Lovere, ha promesso al padre che avrebbe cercato di ricostruire la sua storia e quella dei suoi compagni, dopo che gli alpini erano stati a Rossosch nel 1993 per la costruzione dell'asilo. Gregorio Baffelli di Malegno, da quella spedizione, riportò una foto sbiadita di una chiesa ortodossa con due campanili, che Samuele riconobbe come il posto di avvistamento dove si era attestato l'Edolo. Da lì è partita la ricerca febbrile da parte del figlio Giuseppe che si è concretizzata in due viaggi sul Don nei luoghi dell'Edolo: il primo nel 2008 ed il secondo nel settembre 2013. Nel viaggio del 2013 c'è stata anche una cerimonia di pace sulle rive del Don dove morirono centinaia di migliaia di uomini di ogni nazionalità, tra cui moltissimi italiani. Nel viaggio del 2008, all'interno della chiesa ortodossa di Basowka, Pezzotti scoprì la scritta riguardante Giovanni morelli di Azzone, classe 1921, lì morto il 2 dicembre 1942 e fino a quel giorno dato per disperso dai famigliari di Azzone che continuavano a sperare. Il viaggio del 2013 ha voluto ricordare in modo particolarmente commovente anche questo alpino. Ma la commozione dei ricordi non affievolisce il nuovo progetto: quello di tornare a Basowka e mettere in sicurezza le due torrette della Chiesa, caposaldo del glorioso battaglione Edolo.

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