Inchiesta sui rimborsi di CorradoTomasi

08.02.2015 14:39

In Valle Camonica a scaldare la scena politica ed arroventare i rapporti fra Lega Nord e PD, è stata la richiesta inoltrata alla Corte dei Conti dal consigliere di Sellero della Lega Nord Severino Damiolini, che chiedeva di fare chiarezza sulla legittimità dei rimborsi spesa percepiti dall'attuale consigliere regionale del PD Corrado Tomasi, quando era presidente della Comunità Montana e del BIM di Valle Camonica. Le cifre contestate farebbero riferimento al periodo che va dal 2010 al 2012, ammonterebbero a circa 68 mila euro per rimborsi di viaggio. Inoltre il consigliere comunale leghista aveva chiesto di fare luce anche sui rimborsi spese del 2013 arrivando a contestare una cifra complessiva di circa 86 mila euro. Nel mirino soprattutto i rimborsi percepiti da Tomasi nel periodo che va dal marzo 2013, quando il presidente del BIM e della C. M. è stato eletto consigliere regionale, fino a novembre quando ha lasciato la presidenza dei due enti camuni, per capire se ci sia stata incompatibilità sui rimborsi percepiti dalla Regione e quelli percepiti dalla Comunità Montana.  Dal canto suo Tomasi replica di aver dedicato 4 anni della sua vita al governo degli enti comprensoriali senza percepire nemmeno un rimborso pasto. Gli unici rimborsi chiesti, ribadisce, fanno riferimento esclusivamente al chilometraggio della sua macchina e sono stati ben distinti così come erano distinti i ruoli di presidente della Comunità Montana e del Bim e di consigliere regionale. Spese che tra l'altro, replica Tomasi, erano state pubblicate regolarmente ogni 3 mesi dalla C.M. e che sono state anche oggetto di dibattito in due assemblee. A distanza di un anno il caso è finito sul tavolo della Magistratura che ha quindi iniziato le verifica. La Guardia di Finanza ha fatto così visita il 27 gennaio alla C. M. di Valle Camonica dove ha requisito la documentazione necessaria alla fase preliminare delle indagini. Un atto dovuto, un primo passo per fare chiarezza.

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