L´alpino Giovanni Rizza: la piastrina dello scomparso

12.11.2012 17:33

Il dolore del passato nel presente di Nadro

Parenti e penne nere insieme per una piastrina: l´unico ricordo dell´alpino di Russia Giovanni Rizza
Sarà il capogruppo dell´Ana di Verona Renato Buselli a consegnare stamane ai nipoti del militare la piastrina dello scomparso. E così l´alpino Giovanni Rizza tornerà per qualche minuto sulla scena di Nadro di Ceto, il paese natale lasciato per combattere nella brigata alpina Tridentina e scomparso durante la campagna di Russia.
Sono stati proprio gli alpini veneti a ritrovare la medaglietta di riconoscimento del camuno a Garbusovo, un villaggio della regione di Voronez dove esiste una fossa comune piena dei resti di militari italiani. È successo lo scorso agosto, durante il terzo pellegrinaggio dei veronesi sulle rive del Don. 
In realtà la piastra è stata loro consegnata da un ragazzo del posto, ed è lo stesso Buselli a ricordare con commozione l´episodio: «È venuto incontro al gruppo italiano composto da figli e nipoti di caduti e reduci, e piangendo ha consegnato la piastrina di Giovanni Rizza facendo capire che l´aveva ricevuta dal nonno». Dopo quell´episodio il capogruppo dell´Ana ha informato il Comune di Ceto, e il sindaco Donato Filippini lo ha messo in contatto con Dino Rizza, uno dei nove nipoti della penna nera di Nadro. Era l´inizio di settembre, e da allora lo stesso Rizza, gli altri nipoti e il capogruppo dell´Ana di Nadro, Luigi Giarelli, si sono attivati per organizzare una cerimonia per la consegna in Valcamonica.
Del figlio Giovanni, classe 1912, che venne dato per disperso, Marta e Bernardo non ebbero più notizie dopo la battaglia di Nikolajewka del 26 gennaio 1943

Da Brescia oggi L.RAN.

 

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