La capra bionda e il «Fatulì»: la Valle scommette sull´Expo

30.03.2013 16:08

La capra bionda dell´Adamello e il formaggio Fatulì approfittano dell' Expo 2015 per le prospettive di sviluppo del territorio. Anche di questo si è parlato di recente in un convegno a Cevo. 
Tra gli interventi, quello dell´assessore all´Agricoltura Dino Mascherpa, che a proposito della «bionda» sostiene che "l'obiettivo deve essere il mantenimento di questa razza sana, poiché è un patrimonio di tutti e perché non va vanificato il lavoro svolto negli ultimi 20 anni, attivando i sistemi di controllo e di verifica necessari a garantire la razza e quindi il simbolo della Valsaviore ma anche della Valle Camonica, magari anche attraverso l´attivazione di progetti di ricerca specifici".Ne consegue il sostegno alla produzione del ricercatissimo Fatulì (che è anche il nome di un presidio Slow Food, a testimoniare l´unicità di questo formaggio) che, in una logica di sostenibilità economica aziendale, può consentire la sopravvivenza dell´azienda stessa, fosse anche solo come integrazione del reddito. Dovremo saper attivare, come già fatto per altri settori, un servizio di assistenza tecnica a favore di tutte le aziende che coinvolga i centri tecnici già operanti in Valle, che faccia da collante e che trasferisca l´esperienza maturata in questi anni.Quindi la grande opportunità dell´Expo 2015, sostiene l´assessore. "Per quella data dovremo presentarci pronti ed uniti per cogliere le opportunità di visibilità ed economiche che questo grande evento può portare anche in aree distanti dai centri urbani. Magari proponendo pacchetti turistici che sappiano attirare visitatori in cerca di ambiente ed enogastronomia".

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