"L'amore per la mia terra"

04.03.2015 11:17

Sabato 07 marzo alle 11.00 presso la sala conferenze della Biblioteca Civica di Bienno, CISSVA ed il Comune di Bienno presenteranno l'iniziativa "L'amore per la mia terra" che si terrà durante il successivo weekend nel paese di Bienno.
Un'iniziativa che coinvolgerà l'intera comunità, fatta di associazioni e di scuole, ma non solo, grazie alla collaborazione eccezionale del Museo di Forte Strino di Vermiglio (Tn), ma anche del coro La Pineta di Costa Volpino (Bg) oltre che dei parroci dell'Unità Pastorale della Valgrigna e dell'Istituto Comprensivo di Bienno.
Partendo  dalla scelta di mettere in scena  uno spettacolo, o meglio il racconto degli uomini e della  “roba” che dal 1915 al 1918, hanno obbligatoriamente subito la guerra, facendo a forza gli attori di una rappresentazione non voluta, CISSVA cerca di mantenere e difendere il proprio mondo e la propria identità civile e culturale.
Tutto questo perché l'azienda camuna crede nella salvaguardia del territorio, nei valori che ci accompagnano da sempre, nel  frutto della sapienza semplice, fatta di tradizioni narrate e condivise, nel valore del lavoro che fa crescere e vivere il proprio territorio.
Avvalendosi della collaborazione del Gruppo Alpini e dell'Associazione Bienno Eventi sono stati organizzati appuntamenti a corollario di questa performance teatrale di e con Giacomo Scalvini, appuntamenti che aiuteranno a conoscere ancora di più un grande conflitto, preservandone la memoria in favore delle future generazioni.

Il 14 e il 15 Marzo Bienno diventerà teatro di iniziative per ricordare le storie di ordinaria vita quotidiana, che il tempo e gli uomini tentano cocciutamente di cancellare.

Sabato 14 marzo alle 20.45 sarà di scena presso il teatrino Simoni Fè:  “L’Amore per la mia terra” scritto e diretto da Giacomo Scalvini con Daniele Squassina, Luca Rubagotti, e l’accompagnamento musicale di Marco Davide.

La poesia dell’apprendere,  come conduttore dei fatti che hanno coinvolto milioni di padri e ragazzi, madri, mogli, figli, che nei pensieri quotidiani invocavano, chissà quali forze, affinché l’amato potesse tornare, e dall’altra parte l’ attesa di una parola di conforto, di speranza, di un pensiero che fosse benedetto e detto nello stesso tempo, affinché il ricordo non fosse passato , ma presente, erano l’ordinario problema che dall’alba al tramonto teneva vivo il fuoco di casa.

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