Lo svincolo di Esine: simbolo di opere incompiute a livello nazionale

04.10.2014 11:47

I tempi di ripresa dei lavori sullo svincolo della Statale 42 a Esine, quello che dovrebbe portare direttamente all’ospedale, si allungano. E quell’opera diventa sempre più un’incompiuta. Infatti il progetto risale a 15 anni fa, l’appalto è stato avviato dieci anni fa e cinque anni fa era stato aperto il cantiere.

L’Anas nell’ottobre 2009 aveva consegnato i lavori alla Coges srl costruzioni generali di Torino e l’opera – secondo la gara d’appalto – doveva essere conclusa in 210 giorni. E’ passato un lustro e gli automobilisti di passaggio vedono quell’area abbandonata, i cartelli delle varie ditte che si sono succedute sgualciti e il cantiere bloccato. E dal marzo 2013 sono stati posti i sigilli della Procura di Brescia che ha voluto vederci chiaro su appalto e lavori. Intanto la ditta incaricata da Anas di sistemare l’area e censire quanto finora realizzato e quanto ci sarà ancora da fare ha concluso la sua attività.

Il dossier passerà ora alla Procura che nelle prossime settimane dovrà decidere – sulla base anche di una dettagliata relazione dei carabinieri – sul dissequestro del cantiere. A quel punto l’Anas dovrà rifare l’appalto delle opere da realizzare (circa il 60% dei lavori) e passeranno altri mesi per la conclusione dell’iter procedurale. I tecnici non osano a pronunciarsi sui tempi, ma per la riapertura del cantiere dello svincolo della statale 42 si andrà probabilmente al 2015.

—————

Indietro