Ma perchè i nostri sindaci non prendono decisioni?

05.06.2013 13:59

Da qualche tempo, in Valle, e non solo, notiamo una certa fase di lassismo da parte dei sindaci dei vari paesi, anche nei grossi centri, che sembrano aver perso la voglia d'imporsi, preferendo lasciarsi guidare dagli umori dei cittadini i quali spesso sono condizionati da opinioni prettamente personali e sovente dettate da interessi di “bottega”, non frutto di analisi e ragionamenti obiettivi. E' come se ognuno di loro avesse timore di perdere i suffragi conquistati se decidesse di assumere posizioni in contrasto con una parte della cittadinanza. Dimenticano, questi signori, che la democrazia consente proprio questo: una dialettica aperta e un contradditorio costante fra chi ha il potere e chi questo potere, in alcuni casi, deve subirlo. Ci torna alla mente l'accorpamento dei comuni di Ponte e di Temù, dove la decisione definitiva è stata affidata ad un referendum senza che i sindaci delle due frazioni prendessero decisamente in mano la situazione e decidessero per il bene comune. Lo stesso sta avvenendo per quanto riguarda il Comune unico di Valsaviore dove i cinque comuni interessati, Berzo, Saviore, Cevo, Sellero e Cedegolo, con i rispettivi responsabili dell'amministrazione, tergiversano su una decisione da prendere in maniera definitiva, tenuti in scacco da minoranze che tentennano sulla fattibilità del progetto. Un tentennamento che vorremmo non si avvertisse da parte dei primi cittadini, se è loro convinzione che l'unione significa migliorare la gestione globale del territorio e la vita dei concittadini interessati. Attenzione alle piccole cose e timori eccessivi sui temi più rilevanti sembra essere il generale impegno dei sindaci della valle. Non tutti, beninteso, anche se ci viene da chiederci come sia possibile che il sindaco di Esine non si sia accorto di quanto stava accadendo nel cantiere stradale del nuovo svincolo per l'ospedale. L'area è stata posta sotto sequestro dai Carabinieri per una denuncia che fa sospettare come siano stati usati rifiuti inerti non autorizzati per costruire il sottofondo della strada. Rifiuti che andavano invece bonificati. Ora il Pubblico Ministero è chiamato a decidere sul da farsi ma certo che è mancato l'occhio vigile degli enti locali. Questi sono i casi più recenti ma sono molte le situazioni che vedono i “governatori” non governare, sopprasedere e perdere opportunità di migliorare e progredire.

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