"Passi nella neve" 2013 inaugurata da Pamela Villoresi

16.07.2013 10:23

Domenica 21 luglio, alle ore 9.30 del mattino, Pamela Villoresi (nella foto) inaugurerà l'edizione 2013, l’ottava, di Passi nella neve, manifestazione che si svolge alle pendici dell'Adamello con l'intento di ricordare e commemorare le vicende della Prima Guerra Mondiale.

I tanti appassionati di montagna e di teatro potranno vivere anche quest'anno l'esperienza del lungo cammino, percorso fianco a fianco, per raggiungere il luogo di spettacolo, nel silenzio surreale delle prime ore del mattino. All'arrivo gli occhi e la mente saranno rinfrancati: nel suggestivo scenario delle Bocchette di Val Massa (sotto), a circa 2500 metri di altezza, Pamela Villoresi interpreterà Basta un giorno di sole, riduzione letteraria, curata da Carla Bino, di Con me e con gli alpini di Pietro Jahier. Sullo sfondo, gli spettatori potranno ammirare le trincee di seconda linea della Prima Guerra Mondiale: circa 1500 metri di sbarramento protettivo, postazioni per mitragliatrici, grotte ricovero e torrette d'osservazione ancora intatte.

Con me e con gli alpini è un racconto-diario pubblicato nel 1920, ma scritto tra il marzo del 1916 e il luglio del 1917, periodo in cui Jahier visse al fronte. Arruolatosi volontariamente nel corpo degli alpini, Jahier narra, tra momenti lirici e squarci accorati, quasi anticipando alcuni dialoghi tenente truppa de Il Sergente nella neve, una guerra profondamente diversa da quella descritta dai suoi contemporanei Papini, Marinetti e D'Annunzio. Non una "guerra festa", "sola igiene del mondo", ma una insensata tragedia a cui gli alpini, uomini rudi, ma generosi e leali, segnati dalla forte appartenenza al gruppo, vanno incontro con incertezze, dubbi e riflessioni. In Con me e con gli alpini la disposizione cronologica degli eventi è spezzata da momenti di versificazione poetica, brani di asciutta prosa e da considerazioni morali: perché alcuni sono chiamati a lavorare e guadagnar sulla guerra, e altri a morire?, si chiederà l'alpino Jahier, che considera la guerra "utile" solo in funzione della conquista della libertà, della giustizia e della pace futura. Una visione che, durante gli anni del fascismo, costò al libro un oblio ventennale e all'autore la fine della carriera letteraria. Pamela Villoresi darà voce, dunque, ad un testo che narra con onestà la vita al fronte, in luogo dal fascino storico e naturale, in cui il panorama spazia dalle cime del Gavia ai ghiacciai dell'Adamello. Al termine della lettura seguirà una presentazione storica sulla Guerra Bianca, a cura di Walter Belotti, Presidente del Museo della Guerra Bianca in Adamello, e la visita guidata ai trinceramenti bellici.

Scarica l'intero comunicato con il programma Comunicato_Pamela Villoresi.pdf (717550)

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