Premiati i migliori presepi biennesi

07.01.2015 11:58

Gli allestimenti giudicati migliori sono in sintonia con le radici e la storia dell’antico borgo.

Nella Sala Consiliare si è tenuta la tanto attesa premiazione della seconda Rassegna Presepi di Bienno “Natività e Presepi nella tradizione popolare”.

Massimo Maugeri, Sindaco di Bienno, affiancato da Pietro Ercoli, scultore e restauratore, e da Alberto Ballerini, Presidente dell’Associazione Bienno Eventi, ha ringraziato personalmente tutti i partecipanti che, con la loro personale e fantasiosa creatività hanno saputo valorizzare le radici cristiane e le tradizioni del paese. A tutti loro ha fatto un dono prezioso, ovvero il libro “Bienno, una terra da scoprire”, scritto da Benia Panteghini e tradotto in lingua inglese da Simona Mello, ricco di foto a colori rivelatrici dello splendore di uno dei borghi più belli d’Italia. Un incentivo a conoscere e ad amare ancora di più, se casomai ce ne fosse bisogno, questo paese della ValGrigna, scrigno di tesori preziosi.

Il primo cittadino ha comunicato le Natività meritevoli del riconoscimento, dandone queste specifiche motivazioni:

III° CLASSIFICATO ex aequo:

Alunni, genitori, nonni, zii ed insegnanti della scuola dell’infanzia “S. Geltrude Comensoli”

Per la fantasia di ogni piccolo autore che ha permesso di trasformare un semplice cono ed una sfera di plastica in un personaggio unico ed irripetibile.

Per l’intero allestimento frutto della collaborazione di grandi e piccoli che insieme, pur nella diversità, hanno lavorato nel rispetto delle idee di tutti con disponibilità.

Nonno Tiberio con il nipote Federico Bellicini

Per la capacità dimostrata da nonno e nipote nel giocare con fantasia, condividendo momenti educativi importanti.

Per la scelta del piccolo Federico di raffigurare la Natività nei luoghi per lui di grande affettività, come il borgo di Bienno dove abitano i suoi nonni paterni e la stalla del nonno materno che abita a Mezzarro, frazione di Breno…

II° CLASSIFICATO: contrada HAGRAAT

Per il forte richiamo alle radici del paese che emerge sia dall’ambientazione della Natività ,collocata a lato del lavatoio lungo il Vaso Re, che dall’impiego del ferro come materiale principe nell’intero allestimento.

I° CLASSIFICATO: Erminio Gualandris

Per la creatività dell’artista cha ha voluto ambientare la Natività nell’abitazione del “maìster”, vicino ad una tipica fucina biennese con il maglio ad acqua, rivalutando così le tradizioni del paese.

Per l’ottima fattura del manufatto, realizzato interamente in creta cotta a 980°, colorata a freddo ed antichizzata con aerografo.

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