Province: iniziano le polemiche

15.01.2015 11:51

Il vicepresidente della Provincia Alessandro Mattinzoli ha convocato i giornalisti per una lunga riflessione sullo stato di incertezza che avvolge il Broletto, e si scontra con difficoltà evidenti, al punto che egli stesso si lascia andare ad una dura previsione:“A marzo potremmo dichiarare la nostra non sostenibilità”.
Il coordinatore provinciale di Forza Italia inizia il ragionamento partendo dalle origini, ovvero dalla Delrio, una legge che non ha mai convinto, soprattutto in termini di applicabilità. La trasformazione delle Provincie, ricorda Mattinzoli, è il frutto di una decisione emotiva, una risposta affrettata alle istanze dei cittadini che chiedevano a gran voce i tagli (Anche se i tagli richiesti dai cittadini sono probabilmente altri, vedi stipendi e pensioni d’oro).
Da Roma la politica di riduzione delle risorse per le realtà periferiche non conosce sosta e a Milano, a dispetto di quanto pareva inizialmente, è emersa la volontà di mantenere in Regione la delega forse più ambita, quella dell'Agricoltura, e si è iniziato a prospettare un'abolizione delle Provincie, come già detto, creando tre grandi aree omogenee (montana, metropolitana e agricola).
Il presidente della Provincia Mottinelli e Mattinzoli assicurano che in questa fase difficile non sono contemplate divisioni di carattere partitico: il primo oggi sarà nella capitale per un incontro a Palazzo Chigi con Graziano Delrio, braccio destro di Renzi, per fargli presente che mancano le condizioni economiche e gestionali per andare avanti. Il secondo concentrerà i propri sforzi in Regione, facendo pressing sugli assessori bresciani perché convincano Roberto Maroni a restituire a Brescia le competenze su agricoltura, caccia e pesca.
 

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