Storia delle meravigliose Rondinelle d'Oro 2005 / 2012

24.04.2013 08:58


2005 Gigi Di Biagio 

 Il vecchio Leone si aggiudica la 25ª edizione del premio Rondinella d'oro, monostante le vicende altalenanti di un campionato tutt'altro che entusiasmante terminato con lo sconfortante risultato della retrocessione, i tifosi non hanno rinunciato ad esprimere il loro giudizio, come sempre da tanti anni a questa parte, attraverso le schede del nostro giornale. Una partecipazione che ha mostrato tutta la passione di una tifoseria che non si è tirata indietro pur dinanzi alle difficoltà manifestate in questa stagione dalla squadra azzurra.

Dicevamo della partecipazione dei tifosi i quali hanno scelto, attraverso l'invio delle schede, i protagonisti in positivo della stagione fra i giocatori che hanno vestito la casacca azzurra. E il primo posto ha avuto il degno rappresentante in Luigi Di Biagio, l'autentico leader della squadra, l'uomovunque, capace di attaccare e difendere, impostare e concludere, punto di
riferimento in campo e fuori per i compagni più giovani e per quelli più esperti. Un campionato, quello di Di Biagio, fra i migliori disputati dal romano che sembra aver trovato a Brescia il luogo ideale per esprimere tutto il carisma che gli deriva dall'aver fatto le sue esperienze professionali sempre ad alto livello. E i riconoscimenti espressi della critica in generale sono stati confermati dai tifosi.

2006 Alessandro Mannini
Al momento, Mannini sembra essere uno dei pochi in grado nel dare una scossa alla gara. Serpentine, improvvise accelerazioni e puntate a rete: questo è il menù che l'ex pisano offre ai suoi estimatori. Si parla di un giovane classe '83 dagli ampi margini di miglioramento, che con un ulteriore salto di qualità potrebbe veramente ambire a grandi palcoscenici. Questa di Mannini è la seconda stagione con la maglia del Brescia. L'ambiente è esigente, ma lascia più libertà che in altre piazze: clima ideale per una definitiva consacrazione. L'anno scorso Daniele Mannini sembra quasi non aver risentito del doppio salto di categoria. Dalla C1 col Pisa alla A senza paura. Avanzata anche la posizione in campo: da terzino fluidificante coi nerazzurri toscani, a centrocampista offensivo al Rigamonti.
I risultati sono stati fin dalle prime battute molto confortanti, con tanto di goal pesantissimi di cui uno, il primo, bagnato da polemiche per presunto scarso fair play in quel di Udine. Un giocatore a cui certamente non tremano le gambe nei momenti delicati, pedina su cui il Brescia può costruire una certezza per il futuro.
Nell'altalena di risultati e prestazioni, Mannini è risultato sempre uno dei più costanti. Tuttora rappresenta uno delle calamità più terribili per le difese avversarie. Le sue sgroppate verso l'area sono temibili, il feeling con i compagni di reparto (specialmente il terminale Bruno) è evidente. Un'arma importante per Maran, che ha il compito di far maturare ulteriormente Mannini con un campionato di B da assoluto protagonista. Le premesse individuali sono buone; saprà il 22enne viareggino trasmettere la sua voglia al resto della truppa un po' convalescente?
Tra gli azzurri, sicuramente uno dei più combattivi a cui non manca certo la voglia di emergere e la fame di vittoria, è Daniele Mannini.


2007 Davide Possanzini
Davide Possanzini (nelle foto con una nostra collaboratrice) ha ottenuto questo massimo riconoscimento al termine della prima stagione in maglia azzurra, campionato che non è stato esaltante per Rondinelle (finite solo al 10° posto) ma il bomber si è messo in evidenza realizzando 13 reti, lottando in tutte le partite come un leone, nonostante la non più verde eta è di esempio per combattività e determinazione
Arrivato a Brescia nella stagione 2005.2006 acquistato a gennaio dal Palermo e subito ha mostrato el sue qualità di goleador siglando, nella sua prima stagione azzurra 11 reti.
Anche quest'anno si sta confermando all'altezza della sua fama e proprio in questo campionato ha raggiunto il suo record di reti. E' infatti arrivato a siglare, sino ad ora, 14 reti, limite che sarà senza dubbio superato visto quanto manca ancora alla, fine della stagione.
Diciamo che il giocatore marchigiano, è infatti nato a Loreto, ha raggiunto a 32 anni la piena maturità fisica e tecnica e questo gli ha consentito di disputare un campionato ad alto livello, contraddistinto non solo dalle 14 reti sin qui messe a segno ma soprattutto da una partecipazione costante ed assidua al gioco della squadra. E' da sempre un punto di riferimento avanzato e mai come quest'anno si è mostrato letale per gli avversari. Sa destreggiarsi nelle aree affollate come colpire in contropiede il che rende particolarmente complicato il suo controllo. Lo aiuta in qualche modo anche la stazza perché, pur non essendo un gigante, il suo metro e 80 è corredato da 76 chili che gli consentono di tener teste anche a difensori decisi e rocciosi. Spera nel ritorno in serie A dove ha già giocato con le maglie del Palermo e della reggina. Non gli dispiacerebbe proprio tornarci con la maglia del Brescia!

2008 A Emiliano Viviano il prestigioso trofeo Rondinella d'Oro 
Nello spogliatoi del Brescia Calcio sotto gli obittivi delle telecamere e alla presenza dei rappresentanti dell stampa è stata consegnata a Emiliano Viviano il prestigioso riconascimento "Rondinella d'oro" (28ª edizione).
Ad essere premiato con il trofeo Rondinella d'Oro del giornale Brescia Club à il portiere del Brescia e della nazionale under 21 Emiliano Viviano che ha così visto riconosciuto il suo valore.
Considerato ormai da tempo come uno dei portieri emergenti del calcio italiano, oggi si può considerare una grande realtà e il suo futuro sarà per le grandi platee del calcio internazionale. Viviano ha ormai stabilmente occupato il ruolo di titola della nazionale under 21. Ma questa volta non sono stati i tecnici a decretare il successo del ragazzo ma i tifosi che hanno riconosciuto in lui il miglior artefice della scorsa stagione bresciana. Non un goleador, quindi, né un fantasista, ma semplicemente l'uomo che rappresenta l'ultimo baluardo contro gli attaccanti avversari. Anche in questo campionato Viviano è davvero un autentico baluardo e non poche partite degli azzurri se si sono chiuse con un risultato positivo gran parte del merito è suo.

2009 Andrea Caracciolo magnifica Rondinella d'Oro 
Ancora una volta i tifosi del Brescia hanno voluto eleggere il giocatore considerato  il migliore della stagione nel campionato che si è concluso con l'ennesima delusione, la mancata promozione in serie A della squadra azzurra.
Ancora una volta è stato il cannoniere della formazione bresciana a catalizzare il maggior numero di voti dei tifosi che hanno così premiato il rendimento generale dell'atleta.

Caracciolo non è nuovo sul palcoscenico bresciano e già in passato aveva ottenuto consensi dal parte dei tifosi per quella sua applicazione costante a cercare la porta avversaria. E' un giocatore che forse non appaga l'occhio degli esteti, che in alcune circostanze si mostra sgraziato nei movimenti, che qualche volta fallisce un aggancio apparentemente facile ma che quando si presenta l'occasione di mettere il pallone nella rete avversaria non ci pensa due volte. L'airone, così come è stato soprannominato per quella su aria regala di correre e saltare, quasi dando la sensazione di spiegare le ali grazie all'abbrivio che nasce dalle lunghe leve, sa sfruttare la sua statura per colpire spesso in acrobazia. Ma non disdegna la rasoiata malefica che incenerisce difensori e portiere, grazie ad una rapidità che l'altezza dovrebbe impedirgli e che invece, miracolosamente, riesce a sfruttare in molte occasioni.

 

2010. Un super Marco Zambelli conquista il prestigioso titolo

La Rondinella d’Oro votata per la stagione (2009/2010) che visto il Brescia tornare nella massima serie è Marco Zambelli, gavardese e dunque bresciano doc che ha messo tutto l’impegno immaginabile e possibile in quest’avventura che, alla fine, stava ancora una volta per sfuggire. Marco Zambelli ha qualità tecniche evidenti: corsa, dribbling, cross, acume tattico, più che mai indispensabile nel calcio d’oggi dove quasi quasi (lo dico sottovoce e con un filo d’affanno) la fantasia va mortificata invece che esaltata. Zambelli ha contribuito non poco al successo finale delle rondinelle e per questo i tifosi hanno mostrato il loro gradimento che poi, a ben guardare, è quello che dà il senso vero della riconoscenza e dell’apprezzamento. Niente vuote parole, ma una semplicissima scheda che vale una montagna di grazie sussurrati o urlati. Zambelli è ragazzo molto serio. Il calcio è importante, anzi fondamentale per la sua vita, ma egli mostra di capire che non può essere tutto. Ci sono valori oltre, che plasmano cuore e cervello, che rendono la vita valida per sè e per gli altri. Per questo il giovane di Gavardo è ancor più apprezzabile. Doti umane, umiltà, niente grilli per la testa, applicazione perché fa parte della professionalità, ma nulla che lo faccia apparire “fenomeno” o fuori del normale, come va molto di moda in questa sociuetà in cui apparire importa più che essere. Poi va aggiunta la generosità sul campo. Che sia in forma o che patisca il momento di gnagnera (comune a tutti i giocatori in una stagione, specie se lunga come quella di serie B) Marco pedala, s’arrabatta, sta alle disposizioni dell’allenatore che non sempre possono essere gradite (più indietro, più avanti, a destra, a sinistra...), insomma, gli interessi della squadra prevalenti su quelli personali, pur legittimi e di rilievo. Anche per questo i tifosi azzurri gli hanno dato la preferenza, davanti a Possanzini e a Bega che pure sono figure carismatiche del Brescia. La Rondinella d’Oro 2009-2010 affidata a mani, pardon, a piedi buoni. Riconoscimento, ma anche impegno. Un premio stimola a fare ancora meglio. Non c’è dubbio che con questo... oro volante, Marco Zambelli, sarà all’altezza delle ulteriori attese. Sue e dei tifosi azzurri.

 

Nelle foto in alto, Marco Zambelli con il prestigioso trofeo.

Sotto immagini della serara della premiazione svoltasi al ristorante Templari
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2011 Al giovane Gaetamo Berardi  la 30ª Rondinella d'Oro

La 31ª Rondinella d'oro verrà consegnata a Gaetano Berardi nel corso della "Festa Arte e Sport" è avvenuta presso il Ristorante San Lorenzo di Ghedi (località Inferno).

L'ambito riconoscimento, il giovane difensore italo-svizzero, lo ha conquistato grazie alle preferenze espresse dai lettori del periodico sportivo Brescia club nel corso della passata stagione. Alla serata isono intervenuti, ospiti d'Onore, personaggi del mondo dello sport, della cultura, della politica e dell'imprenditoria.
Il premio, ideato dal giornale "Brescia Club", diretto dal 1966 da Giorgio Zanolli,  consacra alla fine del campionato a quel giocatore che risulterà il più votato dagli sportivi, nostri lettori, i quali esprimono il loro parere tramite l'apposito tagliando che trovano nelle pagine del giornale. Il prestigioso premio "Rondinella d'Oro" nato nel 1981, è il massimo riconoscimento al quale possa aspirare un atleta azzurro, essendo il premio stesso deciso dalla spontaneità degli sportivi.
Nell'Albo d'oro troviamo atleti di grande prestigio che hanno legato il loro nome alla storia del Brescia Calcio e del calcio nazionale. Ricordiamo che nell'apposita scheda che è stata pubblicato nel corso del campionato i lettori, scrivono il nome di tre giocatori della rosa che hanno giocato nell'ultimo mese almeno una partita e il nome di una società o un dirigente meritevole di un riconoscimento per l'impegno profuso disinteressatamente, nella nostra provincia, nell'ambito dello sport a livello giovanile, dilettantistico o amatoriale, con sportività e disinteresse. Dai conteggi delle schede viene eletta la “rondinella d'oro” e i personaggi meritevoli del riconoscimento che il giornale riserva loro.

da Radio Vera

2012 Rondinella d'Oro Michele Arcari "il portiere dei record"

 

Assegnato il 32° Trofeo “Rondinella d’Oro” a Michele Arcari il portiere dei “record”

Al termine della scorsa stagione Michele Arcari il portiere dei “record” è risultato il più votato dagli sportivi lettori del Giornale Brescia club ha ricevuto la preziosa Rondinella d'oro, opera dell'artista Remo Bombardieri, dalle mani del nostro direttore Giorgio Zanolli

 

E non poteva essere altrimenti vista la straordinaria performance realizzata con la lunga imbattibilità mantenuta, la più lunga nel continente europeo. Una imbattibilità che non è stata soltanto frutto della protezione offerta dai compagni di reparto ma anche, e soprattutto, da alcuni straordinari in-terventi che lo hanno posto, giustamente, sul piedistallo più alto del podio. L'estremo difensore bresciano va quindi ad iscrivere il proprio nome accanto agli ultimi vincitori del trofeo, quello di Gaetano Berardi, nel 2011, e quello di Marco Zambelli nel 2010.
Al posto d'onore, nella speciale classifica dei tifosi, c'è Fausto Rossi, la giovane rivelazione che ha contribuito con le sue prestazioni a significative vittorie della formazione cara al presidente Corioni. Infine, terzo in ordine di preferenze, il belga-algerino Omar El Kaddouri, un giocatore straordinario che ha vissuto  stagione d'oro, imponendosi prepotentemente agli occhi della critica ora è un punto di foza del Napoli.

l prestigioso premio “Rondinella d'Oro” nato nel 1981, da sempre organizzato dal giornale Brescia Club, diretto dal 1966 da Giorgio Zanolli, è il massimo riconoscimento al quale possa aspirare un atleta azzurro, essendo il premio stesso deciso dalla spontaneità degli sportivi.
Rondinella d'Oro viene consacrato a quel giocatore che risulterà il più votato dagli sportivi, lettori del giornale Brescia club, i quali esprimono il loro parere tramite l'apposito tagliando che trovano nelle pagine del giornale.
E' un voto genuino e popolare che ha sempre premiato il miglior giocatore della stagione e sempre rispecchia l'opinione dei tecnici e degli esperti. Infatti nell'Albo d'oro troviamo atleti di grande prestigio che hanno legato il loro nome alla storia del Brescia calcio e del calcio nazionale.

 

Nell’ambito della premiazione di Michele Arcari, sotto gli “occhi” delle emittenti televisive bresciane sono state consegnate tre “Rondinelle d’oro”

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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